Generica
Vicenda “Il Giardino di Oren”, Mastella attacca l’amministrazione comunale
La replica: "Mastella rispolvera la sua filantropia utile al nulla. Le associazioni di volontariato devono essere messe in condizione di poter svolgere gratuitamente la propria attività"
Ascolta la lettura dell'articolo
“Tra i tantissimi problemi che affliggono il volontariato in questi giorni, ritorna d’attualità la vicenda legata a “Il giardino di Oren”, un’associazione che supporta meritoriamente e da anni le persone con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali. Io non voglio affrontare le questioni così serie con la prosopopea inefficace che caratterizza taluni altri candidati sindaco, capaci di parlare su tutto e di non risolvere niente. Mi chiedo solo come mai questi brillanti amministratori siano così spocchiosi anche di fronte a una situazione di tale gravità: come ci si ripropone alla città se non si è in grado di affrontare nemmeno circostanze che per essere risolte avrebbero bisogno di poche migliaia di euro?”. A scriverlo in una nota è l’ex ministro e candidato sindaco per la Città di Benevento, Clemente Mastella.
“Conosco – aggiunge – i limiti di bilancio ed i vincoli imposti dalla legge sull’uso degli immobili pubblici, ma perché non si è avviata una campagna di partecipazione pubblica ad esigenze di questo tipo? Perché non si è attivata una sinergia interistituzionale su questo campo: ad esempio, perché la Provincia, governata dallo stesso partito che ha tenuto nelle mani il Comune per 10 anni non ha offerto un piccolo contributo? Perché, in alternativa, non si è attivata un’iniziativa di sponsorizzazione privata? Perché a chi lavora con dedizione e scrupolo in questo delicatissimo campo non si è sottratta almeno la preoccupazione di vedersi sfrattati? Perché si è incapaci? Perché ci sono altre priorità da affrontare?
Non voglio pensare – conclude Mastella – che la risposta sia da ricercare nello scarso appeal di tali questioni! Io rivoluzionerò l’agenda delle priorità: i cittadini, in particolare quelli più deboli, saranno al primo posto!”.
LA REPLICA – “Quando abbiamo sottoposto a Clemente Mastella la problematica del Gardino di Oren e in generale la vicenda dei procedimenti amministrativi nei confronti di tante altre associazioni di volontariato qui in città ci ha risposto che per il momento i pasticcini erano le uniche cose che poteva offrire. Solo oggi, con dieci giorni di ritardo, quando i suoi addetti stampa hanno scoperto quanto possa essere importante ed elettoralmente utile speculare sulla pelle dei disabili Mastella rispolvera la sua filantropia utile al nulla”. Inizia così la risposta al candidato sindaco da parte delle associazioni L@p Asilo 31, Movimento di Lotta per la Casa, Collettivo Autonomo Studentesco e Rete Communia della Cooperazione Sociale.
“Le strumentalizzazioni che si fanno nelle ultime ore da parte dei candidati sindaci su temi importanti dei quali non hanno alcuna contezza – aggiungono nella nota – lasciano il tempo che trovano. Quello che viene definito il caso “Giardino di Oren” e che invece la stampa e i cittadini conoscono molto bene è in realtà il risultato della bieca applicazione delle direttive della Corte dei Conti in merito alla gestione del patrimonio pubblico che coinvolge tante altre associazioni culturali e di volontariato che sono costrette alla chiusura.
Mastella vorrebbe risolvere il problema con gli sponsor, le elargizioni e l’iniziativa privata come se parlassimo di un caso isolato che riguarda il salvataggio di una singola associazione. Un candidato sindaco invece dovrebbe indicarci soluzioni concrete su problemi di natura generale ovvero come immaginare l’esistenza di spazi comunali gestiti dalle associazioni senza la necessità di ottenere un compenso monetario.
La filantropia di Mastella serve a gettare fumo negli occhi e a distogliere l’attenzione dalle questioni centrali, utile ad ottenere dieci minuti di notorietà e a farsi propaganda. Del resto cosa aspettarsi da un candidato sindaco che offre pasticcini a chi pone esigenze reali e domande importanti?
Le associazioni di volontariato – continuano – non hanno bisogno di carità, sponsor e filantropia ma devono essere semplicemente messe in condizione di poter svolgere gratuitamente la propria attività dagli enti pubblici.
La città di Benevento non ha un regolamento sulla gestione degli immobili ad uso culturale e sociale, basterebbe applicare la legge, regolamentare la materia e introdurre strumenti che possano andare incontro alle esigenze delle associazioni di volontariato come ad esempio il comodato d’uso gratuito, la compensazione, i canoni agevolati.
Andremo a trovare pertanto nuovamente Mastella – concludono – sperando che questa volta sia più preparato e vada oltre l’offerta dei pasticcini. Meno pasticcini, più concretezza”.