POLITICA
Vittime delle Foibe, Campagnuolo (Fi): “Io non dimentico”

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“Il silenzio a volte è più doloroso di qualsiasi indignazione urlata,di qualunque dichiarazione,di qualunque verità. La tragedia delle foibe, le cavità carsiche nelle quali furono sotterrati vivi dalla furia del Comunista Tito migliaia di cittadini italiani e l’esodo dei nostri connazionali di Istria, di Fiume e della Dalmazia, costretti a fuggire dalla pulizia etnica del regime sono stati per troppi anni messi in sordina”. Questo è quanto afferma il Coordinatore Provinciale Giovani di Benevento di Forza Italia nonché Coordinatore Nazionale e Fondatore di Noi Cittadini per il Sud, Evangelista Campagnuolo.
“A settantuno anni di distanza da quella tristissima pagina di storia, abbiamo il dovere di ricordare. La storia deve svolgere prima di tutto un compito educativo: non si tratta solo di ricordare le vittime, ma di documentarsi, conoscere, approfondire. Bisogna sapere e capire, perché tragedie come quella che ci apprestiamo a ricordare non debbano più ripetersi. In un mondo che è terra di conflitti, dove l’uomo continua a compiere atrocità, è ancora più attuale il messaggio che le tragedie del passato ci riportano alla mente.
Inoltre abbiamo il dovere di ricordare che grazie alla legge 92 del 2004 (Governo Berlusconi) è stata istituita nel 10 Febbraio la “Giornata del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo Giuliano-Dalmata e delle vicende del confine orientale”; è il giorno in cui la nostra memoria piange l’uccisione barbara e la persecuzione di migliaia di italiani.
Dalle foibe, quei profondi cunicoli carsici dove tanti uomini furono gettati, si leva ancora oggi un grido che dice “mai più”. Io non scordo il sacrificio di quella gente, reso ancora più atroce e drammatico dal silenzio di decenni. Invito tutti a fare altrettanto perché certe tragedie non si ripetano solo con la conoscenza della storia e soprattutto non si ripetono imparando dai vecchi errori”.