Associazioni
“Primarie delle Idee”, incontro con gli abitanti del quartiere Pacevecchia in vista delle comunali

Ascolta la lettura dell'articolo
Si è svolta sabato 16 gennaio, in una gremita sala dell’Università Telematica “Giustino Fortunato” in viale Delcogliano 12, l’ultimo incontro delle “Primarie delle Idee” rivolto agli abitanti del quartiere Pacevecchia e della zona alta di Benevento. Tema del consesso “Diamo luce alla città per uscire dal buio”.
Ha aperto i lavori dell’assemblea l’avvocato Luigi Bocchino, il quale ha ricordato che l’iniziativa promossa dall’associazione “Benevento Libera” di coinvolgere gli abitanti del capoluogo sannita si è rivelata profetica e ricca di proposte.
“Noi – ha affermato – abbiamo incontrato i cittadini che devono essere protagonisti di un cambiamento. C’è bisogno di risanare le casse comunali che vivono un deficit importante anche per salvaguardare molti posti di lavoro. È necessario collegarsi alla Regione per intercettare i fondi europei che però non devono essere spesi, come è avvenuto, per opere di manutenzione ordinaria ma per progetti più grandi e la ricerca scientifica”.
L’avvocato Bocchino ha sottolineato l’esigenza di un profondo cambiamento del consiglio comunale, non solo nelle persone ma nella capacità rappresentativa. L’esponente dell’associazione “Benevento Libera” ha poi messo in luce le criticità del quartiere Pacevecchia e della zona alta della città, dove vi è una forte concentrazione di attività pubbliche e vi è quindi il bisogno di un raccordo per dare maggiore vivibilità a questi luoghi.
“La Scuola allievi – ha detto – deve essere salvaguardata nella sua finalità rappresentativa delle forze di ordine pubblico. Bisogna riprendere il piano di una progettazione funzionale di piazza Risorgimento e prevedere una maggiore presenza di vigili urbani soprattutto nella zona dell’ospedale ‘Rummo’. Per ridare vita a Benevento – ha concluso l’avvocato Bocchino – dobbiamo puntare anche sulle attività culturali, in una città che, purtroppo, non ha più cinema e il teatro comunale è chiuso”.
C’è stato poi l’appassionato intervento della professoressa Giuliana De Matteo la quale ha manifestato la sua sofferenza e il suo disagio nel continuare a vivere la passione civica. “La nostra città – ha sostenuto – l’abbiamo vista morire e non abbiamo fatto nulla, ci siamo adagiati. Ma non è vero che non c’è più nulla da fare: c’è bisogno di una rivoluzione culturale. Mi auguro di poter contribuire a salvare Benevento soprattutto per i giovani, che purtroppo sempre più spesso sono incuranti di quello che accade”.