POLITICA
Marca dei trattori, la solidarietà del gruppo Pd a Palazzo Mosti. Zarro: “La Regione intervenga”

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“Il Gruppo PD al Comune di Benevento esprime tutta la sua vicinanza alla Impresa Agrisemi, Ponte Valentino, Benevento; come la esprime, con pari intensità, all’indirizzo di tutte le imprese agricole collegate. Ed apprezza la manifestazione “Non fateci morire” di oggi 3 dicembre. Una protesta civile ma insieme necessaria! Si auspica utile!”. Così in una nota il consigliere comunale e capogruppo Pd a Palazzo Mosti, Giovanni Zarro.
“Quella del Gruppo Consiliare è una vicinanza sentita, partecipata, appassionata. Un apprezzamento sincero, operativo, empatico. E di converso, esprime un forte dissenso per i ritardi fin qui accumulati dalle istituzioni regionali e centrali. Meglio una contrarietà rabbiosa! Cosa ha impedito, e cosa impedisce alle istituzioni regionali ed a quelle centrali, rispetto agli eventi alluvionali, ormai lontani, del 15 e 19 ottobre 2015, di dimostrare nei fatti attenzione ed opera nei confronti delle famiglie colpite, delle imprese danneggiate o distrutte, delle infrastrutture pubbliche, parimenti, danneggiate o distrutte del Sannio e di altre zone? Non certo difficoltà procedurali.
Gli adempimenti da fare sono coperti dall’urgenza e dunque, cosa? Perché tanto ritardo nella nomina del Commissario? E perché il Commissario anziché operare, anziché portarsi sui “luoghi del dolore”, passa da colloqui in colloqui con i rappresentanti delle istituzioni locali? Perché non ancora è stato emesso il decreto che riconosce per i territori colpiti lo stato di calamità naturale? Sono interrogativi che necessitano di una risposta immediata.
Andiamo verso l’inverno, non ci si può gingillare! Eppure questo è il messaggio che proviene dagli incontri e dai colloqui presso fondamentali istituzioni dello Stato, e dello Stato apparato, sul territorio. Sembra che la cosa più importante sia quella di fare una fotografia per mandarla ai giornali. Con relativa didascalia. Non devono le famiglie e le imprese, colpite dagli eventi di ottobre, scandire i loro tempi su quelli della pubblica amministrazione; è la pubblica amministrazione che deve scandire i propri tempi su quelli delle famiglie e delle imprese colpite dalle alluvioni di ottobre. E qui la p.a. ha accumulato un ritardo incomprensibile! Che il Commissario faccia rapidamente gli atti che l’Ordinanza gli commette! Li faccia presto e bene! Che i rappresentati popolari presidiano a Roma Palazzo Chigi per “costringerlo” ad emettere, rapidamente, il decreto che riconosca la calamità naturale.
Ma non ci si può fermare qui! E’ necessario che si pongano, ora, le premesse per la approvazione di un programma di rinascita di tutti i territori offesi, martoriati dalle due bombe d’acqua di ottobre. Ora, coevamente, con il Bilancio Regionale per appostarvi le relative somme! Ora, per questa materia, l’iniziativa passa alla Regione. E’ della Regione il compito di programmare. Gli enti sub regionali per queste materie hanno le mani nude. Non possono agire. Solo “mendicare”! E’ avvilente per uno Stato democratico! Tuttavia…. i sanniti vogliono giudicare da questi atti lo “sceriffo” di Salerno. Vogliono vedere se è solo la voce usata in campagna elettorale “ringhiante” o è “ringhiante” anche la sua opera di Presidente della Giunta Regionale!
Insomma. pochi selfie molte opere. Tanta sobrietà e poche esibizioni. Il nostro lavoro, in questa circostanza, si esprime all’indirizzo di famiglie martoriate e di imprese che, alcune almeno, non hanno più “gli occhi per piangere”! Di un territorio distrutto. Non lo si dimentichi! Non lo si dimentichi mai!”.