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Delegazione Trattante al Comune di Benevento, i chiarimenti della la Cisl Fp

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“La Delegazione Trattante al Comune di Benevento del 28-10 non si è tenuta in quanto mancava il numero legale, alle 15:55 gli RSU Goglia, Catalano, Cella e Zollo lasciavano la seduta rimanendo presenti gli RSU Caruso e Quarantiello cioè 2 RSU su 12 ed in un paese democratico ciò significa che il tavolo non è legalmente costituito”. Così la Cisl Fp in una nota diffusa alla stampa in merito all’ultimo incontro al Comune di Benevento.
“Tanto premesso e per fare un po’ di chiarezza – aggiunge la sigla sindacale – gli RSU che hanno lasciato la seduta, facendo mancare il numero legale, lo hanno fatto poiché veniva richiesto di liquidare due progetti di produttività attraverso una procedura inconsueta e mai adottata dal Comune di Benevento (almeno nell’ultimo decennio) cioè prendendo soldi pubblici dal bilancio Comunale per pagare attività lavorative rientranti in altri capitoli di spesa. Per entrambi il Comune precisa che dovevano essere stati svolti interamente nel 2014 altrimenti non potevano rientrare in quanto nel 2015 il Comune ha aderito al fondo di rotazione.
Ma come si evince dalle carte che la stessa amministrazione ci ha fornito – spiega la Cisl – l’affidamento di uno dei progetti è avvenuto l’ 08/07/2014, uno dei primo adempimento avveniva il 29-01-2015 e tutto ora risulta in corso di svolgimento. Senza dubbio c’è qualcosa che non quadra!! Anche perché per i progetti fiera di san Giuseppe , Madonna delle Ggrazie, attività stato civile nei giorni festivi, straordinario svolto dagli operai per la pubblica incolumità, il front office del Ufficio Protocollo e dell’ URP e tanti altri pur in presenza di precisi istituti contrattuali, che prevedano il riconoscimento economico al personale, non hanno trovato la stessa determinazione dell’amministrazione a pagare i lavoratori.
Siamo sempre disponibili al confronto – conclude la Cisl -, ma per discutere sull’intera struttura comunale perché non si possono avallare corsie preferenziali a discapito di chi è fermo dal 2012 per la mancata costituzione del fondo salario accessorio. Privilegeremo sempre l’interesse collettivo secondo principi di trasparenza correttezza e legalità e prendiamo le distanze da chi pensa di fare proseliti giudicando e cercando di sminuire le iniziative sindacali degli altri”.