Fortore
Alluvione, il vicesindaco di Montefalcone di Val Fortore: ‘La colpa non è di Renzi che non è venuto nel Sannio, ma dell’Ue’

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“Mi sento di spezzare una lancia a favore del Premier. A dire il vero credo sia del tutto normale che il Primo Ministro non si sia fatto sentire, non c’è proprio nulla di cui stupirsi. Tutti noi in queste tragiche circostanze eravamo abituati a vedere, in tv o sul luogo del disastro, il Capo del Governo intervenire, scendere dall’auto blu e contornarsi delle vittime del fango citando la rassicurante frase: “Il Governo provvederà immediatamente a mettere a disposizione le ‘risorse’ per la ricostruzione e per il rilancio dell’economia delle zone colpite”.
Cari amici, il dramma è proprio questo. Oggi un Governo che non ha più sovranità parlamentare e monetaria, non può minimamente promettere nulla, il bravo Matteo se ne guarda bene, infatti non fa i conti senza l’oste UE che ci impone vincoli di bilancio presenti nei trattati europei, come ad esempio quello della soglia del 3% deb/PIL oppure l’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione.
A tal proposito ricordo ancore la parole del buon Bersani in parlamento l’11 Agosto 2011, testuale : “…non si parli di cose che non esistono in nessun posto al mondo, pareggio di bilancio in Costituzione? Noi non è che intendiamo nei secoli castrarci di ogni possibile politica economica!”.
Ebbene si, lo abbiamo fatto, ci siamo “castrati” mettendo il pareggio di bilancio in costituzione con il governo Monti e con l’avallo di quasi tutti i partiti. Per non parlare poi della famigerata leva delle “politiche monetarie” che si azionava quando lo Stato aveva una moneta sovrana, ricordi oramai lontani.
Alla luce di tutto ciò il Premier sa bene che con queste zavorre al collo non è possibile fare uscite con falsi proclami, lo sappiamo oramai bene tutti che le strutture sovranazionali europee decidono in materia economica, oggi lo Stato è un padre senza portafoglio che non ha risorse proprie per accudire i propri figli in caso di necessità, il caso divenuto emblematico potrebbe essere L’Aquila. Per quanto detto sopra, quindi, vorrei fare un appello ai Sindaci delle aree alluvionate, non arrabbiatevi con il capo del Governo, lui non ha nessuna colpa se in questa trappola neoliberista conta di più l’indice dello Spread che l’economia reale di un area distrutta da un’alluvione.
Caro Sannio… “stai sereno!”, i volontari faranno la loro parte. Forse le parole del premio Nobel dell’Economia Paul Krugman potrebbero aiutarci ad aprire un processo di riflessione nella nostra mente, sarà forse un gufo, ma pur sempre un gufo da Nobel.
“Adottando l’Euro, l’Italia si è ridotta allo stato di una nazione del Terzo Mondo che deve prendere in prestito una moneta straniera, con tutti i danni che ciò implica”. (Paul Krugman, Premio Nobel per l’Economia)”. (Donato Altobelli)