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Sindacati

Samte, le sigle sindacali proclamano lo stato di agitazione dei dipendenti dello Stir di Casalduni

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“Le organizzazioni sindacali restano fortemente preoccupate, circa la condizione lavorative dei dipendenti Samte, nonostante le rassicurazioni comunicate con la nota di chiarimento, inviataci dalla Società Samte srl di Benevento lo scorso 15 settembre, a firma del Direttore Tecnico Liliana Monaco e dell’Amministratore Unico Nicolino Cardone, intervenuta a seguito di una richiesta sindacale di convocazione al presidente della Provincia e al Sindaco di Benevento, in qualità di Commissario ATO Rifiuti”. Così in una nota La Fp Cgil, la Fit Cisl e la Uilt per proclamare lo stato di agitazione dei dipendenti dello Stir di Casalduni.

“I lavoratori Samte infatti, – si legge nella nota – rischiano nuovamente riduzioni drastiche di lavoro e salario, a causa delle scelte della politica caldoriana. La lentezza nell’approvazione di norme per la ristrutturazione dell’impianto e la non volontà della giunta Caldoro di mettere mano ad un piano strategico dell’impiantistica regionale, impediscono allo stir di Casalduni, uno dei pochi impianti a norma e di qualità della Regione; di essere utile e vantaggioso economicamente per la collettività provinciale. La necessità di conoscere la certezza del finanziamento richiesto dalla Provincia di Benevento alla nuova giunta Regionale, i ritardi dei comuni nell’assolvere i pagamenti dovuti per il servizio di smaltimento rifiuti, il costante diminuire dei flussi di rifiuti che giungono anche da fuori regione, emblematico il caso Calabria che si serve dello stir di Casalduni solo per poche settimane!!! Inoltre il carico della gestione e dei costi delle discariche post-mortem che sono stati “scaricati” dalla Regione sull’ente provincia e di conseguenza sulla società Samte e sui cittadini; queste molteplici problematiche, hanno spinto i sindacati a chiedere, nuovamente, un incontro con le istituzioni per addivenire ad una soluzione.

La mancata convocazione, da parte del Presidente della Provincia e del Sindaco di Benevento, – spiegano i sindacati – hanno ulteriormente, allarmato i 54 dipendenti dello stir di Casalduni, che giorno dopo giorno, vedono depauperarsi il proprio lavoro e il proprio futuro occupazionale pur lavorando presso un impianto” lo stir di Casalduni”, strategico per questo Territorio, avendo l’impianto in questione una potenzialità molto maggiore di quella che si sta utilizzandolo negli ultimi anni, tenuto conto che per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, per legge, i comuni della provincia, hanno l’obbligo di servirsi dello stir di Casalduni. I lavoratori non avendo le dovute garanzie occupazionali, e temendo che la volontà politica territoriale, si ben altra, chiedono risposte alla attuale politica regionale, che si prepara ad intervenire normativamente sul ciclo dei rifiuti.

Pertanto – concludono da Cgil, Uil e Cisl – è stato dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori, ancora una volta deluse e sconcertate dal modus operandi delle istituzioni locali, le quali hanno evidentemente deciso di “far finta di nulla”, anziché interloquire, e dare risposte, ai lavoratori, che essendo peraltro, anche cittadini provinciali, dovrebbero poter avere “l’onore” di una interlocuzione tramite chi li rappresenta, ovvero le parti sociali, essendo tutti noi ancora in una democrazia elettiva! Non ritenendo sufficientemente tranquillizzanti i chiarimenti aziendali, oltre lo stato di agitazione di tutto il personale Samte, ci prepariamo a mettere in campo tutte le azioni di lotta necessarie, sciopero compreso, tese al ripristino di condizioni di chiarezza, confronto e trasparenza dovute, ai lavoratori tutti ed alle parti sociali”.

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