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Paduli, l’opposizione attacca la maggioranza sulle aliquote TARI e TASI

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“Altro che programmi di sviluppo da attuare ed obiettivi strategici da perseguire. Nel Consiglio Comunale del 30 luglio 2015, il Sindaco Vessichelli e i consiglieri di maggioranza hanno deciso di porre al voto la proposta di aumentare le imposte, ovvero le aliquote della tassa sui rifiuti (TARI) e della tassa sui servizi indivisibili (TASI)”. A denunciarlo in una nota è il gruppo consiliare di opposizione “Feleppa per Paduli”, composto da Alessandro De Lucia, Gabriele Iammarino e Gaetano Checola.
“L’Amministrazione – scrivono i tre – ha deciso di rivedere “al rialzo” tali aliquote raddoppiando la TASI (tassa sui servizi indivisibili), portando l’aliquota dall’1 per mille al 2 per mille ed aumentando la TARI (tassa sui rifiuti) del 50% nella tariffa variabile (che tiene conto dei componenti il nucleo familiare) per le utenze domestiche e del 40% circa per le utenze non domestiche. È ovvio che il risultato di tale scelta, inopportuna e spropositata, sarà un aggravio ulteriore in danno delle famiglie, in particolare di quelle numerose, delle attività commerciali, artigianali, imprenditoriali del paese colpite già dalla crisi economica e finanziaria.
Ciò facendo l’Amministrazione in carica ha posto come sua priorità – invece di ridurre al minimo le tasse, come proclamato in campagna elettorale – quella di aumentare le tasse e chiedere altri soldi, più soldi, a noi cittadini. Questo gruppo consiliare – proseguono nella nota – si è opposto fermamente a tale aumento delle tasse, a tale scelta del tutto scellerata che l’Amministrazione comunale ha operato senza neppure assumersene la responsabilità politica portando direttamente in Consiglio Comunale la proposta degli aumenti senza averne discusso altresì, come è prassi, in Giunta Comunale.
Si sarebbe auspicata, su una materia così importante, una discussione più ampia e più partecipata; sarebbe stata opportuna una discussione generale sul bilancio di previsione (che per legge andava approvato entro il 30 luglio 2015!) e sulle tasse per ragionare su come razionalizzare i costi e/o incrementare le entrate evitando così l’aumento spropositato delle tasse mettendo le mani nelle tasche dei cittadini.
Si è dovuto attendere un Consiglio Comunale straordinario, con un ordine del giorno non completo nella parte relativa alle aliquote su cui è stata da noi posta questione di pregiudizialità. Il punto all’ordine del giorno non poteva essere discusso né integrato perché erano necessari la presenza e l’accordo di tutti i consiglieri comunali. Siamo rimasti in aula solo per senso di responsabilità, per far valere le ragioni dei cittadini e per non far incorrere il Comune in ulteriori irregolarità. Inoltre, la documentazione per la trattazione di una materia così importante ci è stata fornita, tra l’altro, solo 24 ore prima ed incompleta.
Questo significa amministrare e governare la cosa pubblica in maniera responsabile? Questo vuol dire perseguire il bene comune con spirito di servizio in modo equo e senza vessazioni? Questo vuol dire rispettare le regole istituzionali?
Un dato è certo: la prima mossa della nuova fase politica – concludono – va in direzione diametralmente opposta a quanto promesso in campagna elettorale. I primi “effetti collaterali” sono in arrivo: da settembre a dicembre bollettini della TARI con cifre esagerate ed F24 con tanto di Tasi raddoppiata e relativo conguaglio della rata di giugno 2014”.