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Colle Sannita, genitori contro l’Ufficio Scolastico Provinciale: “Si vuole far morire il Liceo Scientifico”

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Genitori degli studenti contro l’Ufficio Scolastico Provinciale di Benevento. Succede a Colle Sannita per la mancata istituzione della classe prima del Liceo Scientifico. L’istituto – scrivono in una nota di protesta – opera dal 1970 a favore della comunità locale e spesso, tra mille difficoltà, ha conquistato un ruolo culturale di fondamentale importanza nella comunità considerata la mancanza di altri Licei Scientifici locali e la distanza, oltre 40 kilometri, che separa il comune montano di Colle Sannita da Benevento.
Noi genitori facciamo presente che gli altri comuni nei quali è ubicato lo stesso ordine di scuola, Morcone e San Bartolomeo in Galdo, risultano distanti oltre 20 e 30 kilometri. Le strade che collegano questi comuni con Colle Sannita sono disagiate e mancano di servizi pubblici.
Quale il motivo della denuncia? Secondo quanto si legge, l’USP di Benevento non ha concesso, nell’organico di diritto, la classe prima al Liceo Scientifico di Colle Sannita, pur avendo lo stesso numero di iscrizioni, se non di più, di altri istituti di Istruzione Superiore dei paesi limitrofi (come ad esempio San Marco dei Cavoti, comune che dista da Benevento solo 15 minuti).
“Secondo il nostro parere – aggiungono i genitori degli alunni – la mancata concessione di questa classe è dovuta a politiche poco chiare e non immuni da interessi individualistici. Ciò è emerso dall’incontro che una delegazione di noi genitori insieme ai sindaci dei comuni di Colle Sannita e di Circello e del Dirigente Scolastico ha avuto con la dottoressa Miranno e il Provveditore Agli Studi di Benevento.
Tale incontro – spiegano – ci ha lasciati profondamente amareggiati perché abbiamo compreso che è mancata la volontà da parte del sindaco di Colle Sannita, Giorgio Nista, e della dirigente Marina Mupo di salvare il Liceo di Colle rinunciando allo sdoppiamento di una classe dell’Istituto Alberghiero di Colle Sannita per avere la prima classe al liceo, operazione che l’anno precedente aveva messo in atto il precedente dirigente Luigi Mottola.
A questo punto – concludono – siamo convinti che la morte del Liceo è decretata per fare gli interessi delle scuole dei paesi limitrofi. Tuttavia noi genitori non faremo gli interessi di queste scuole, ma siamo pienamente convinti di iscrivere i nostri figli fuori dalla Regione Campania”.