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ECONOMIA

Progetto Do.di.S, i terreni del Sannio moltiplicano la produzione della stevia

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Con un grammo di seme è possibile ottenere 93 piantine: è risultato annunciato al terzo convegno sul progetto “Dolci di Stevia del Sannio”, svoltosi presso l’auditorium “Il Cilindro Nero” di San Giorgio del Sannio, dal coltivatore Saverio Politano che ha effettuato, grazie alla sa intuizione, la sperimentazione da seme e su acqua la coltivazione della stevia sugli areali della provincia sannita, generalmente piantata per talea.

“In generale – ha poi spiegato l’agronomo della Coldiretti, ente capofila del progetto di ricerca Do.Di.S durata un anno e mezzo e finanziato per un totale di 389mila e 800 euro dalla misura 124 del PSR della Regione Campania 2007/2013- in un ettaro di terreno si possono coltivare con ottimi risultati da 60mila a 80 mila piantine, con un impianto profondo circa 15 cm per proteggere le radici dal gelo”.

Con la sua altissima capacità di moltiplicarsi e con la sua alta produzione di foglie, la la stevia può essere una valida alternativa alla coltivazione del tabacco con risparmi sui costi del trasporto, possibilità di riuso del parco macchine utilizzate per la semina e la raccolta del tabacco.

Il progetto, infatti, punta a creare una filiera agroalimentare locale incentrata sulla produzione e trasformazione della stevia e ha coinvolto nelle fasi della ricerca e della sperimentazione il Dipartimento di Scienze chimiche dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, sette aziende, di cui tre della provincia di Benevento operanti nel settore della coltivazione e quattro in quello della trasformazione agroalimentare, costituitesi in partenariato, che hanno sperimentato la coltura delle piante della stevia e l’utilizzo degli estratti delle foglie nella produzione dei dolci tipici locali, come il croccantino di San Marco dei Cavoti, marmellate e confetture, prodotti dolciari da forno, mediante la sostituzione dello zucchero con i glucosidi steviolici.

Le aziende coinvolte sono “Genito”, “Politano Saverio”, “Lemmo Rino”, “Maio Felicida”, la cooperativa sociale “Stalker”, “La dolce vita” e “Autore.”

“Una sperimentazione che ha buone possibilità di tradursi in attività concreta con buoni profitti se ci si orienta alla struttura di filiera”, come hanno evidenziato il direttore di Coldiretti Benevento, Giuseppe Brillante, con l’avallo anche del rappresentante di Stepa Cepica Benevento, Nicola La Porta, che ha evidenziato quanto sia “necessaria la rete tra enti e imprese, in un territorio che ha dimostrato negli anni di essere molto dinamico e pronto all’innovazione con aziende capaci di utilizzare le politiche comunitarie, perdendo solo il 6% tra il 2000 e il 2010 della superficie agricola utilizzata”.

Ottime precondizioni perché anche la nuova programmazione PSR 2014/2020 possa guardare con spirito ottimistico verso la provincia di Benevento.

Al convegno incentrato sulla coltivazione della stevia è intervenuto anche il direttore scientifico, Daniele Naviglio, che ha presentato i risultati della estrazione del principio attivo della stevia, ricavabile con una percentuale del 12% dalle foglie essiccate e con maggiore efficacia per tecnica a freddo e gli esiti dell’impiego dello stevioside nella produzione di dolci e marmellate.

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