Comune di Benevento
Energy manager al Comune di Benevento, De Nigris (Sil): “Figura utile se messa in condizione di lavorare”

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“Lo scorso 10 marzo si è insediata la Commissione Giudicatrice interna all’Ente per selezionare il professionista a cui conferire l’incarico di Responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia del Comune di Benevento (Energy Manager) per il triennio 2015-2018. A tal fine, dopo aver riscontrato alcune incongruenze nell’incarico precedente, ho depositato presso la Presidenza del Consiglio comunale un’interpellanza in merito”. Così il Consigliere comunale di Sud Innovazione Legalità, Luigi De Nigris.
“L’Energy manager – spiega l’esponente di Sil – è una figura professionale di alto profilo istituita per legge. Il suo compito è analizzare e ottimizzare il bilancio energetico delle aziende, sia pubbliche che private, che superano un determinato consumo energetico annuo. Ebbene, come talvolta accade presso il nostro Ente, questa fondamentale funzione non è stata svolta secondo le norme previste dal contratto stipulato tra il Comune di Benevento ed il professionista. Dalla lettura degli atti emerge chiaramente che l’attività non è stata svolta secondo quanto elencato dall’art. 2 del contratto e non ci sarebbe nemmeno corrispondenza tra le attività previste nel suddetto articolo e le attività da svolgere per ottenere il compenso previsto dal successivo art. 6 del contratto. Queste gravi osservazioni sono state formalmente rilevate dal Dirigente del settore nel quale ha operato l’Energy manager.
Se le cose stanno così – prosegue De Nigris – è fin troppo evidente che qualcuno dovrà pur spiegarne i motivi. Dalla lettura degli atti emergono ulteriori aspetti inquietanti che dimostrano l’alto livello di disattenzione o di menefreghismo da parte di amministratori e dirigenti nello svolgimento della loro attività pubblica. La convenzione prevedeva, tra l’altro: la redazione del Piano triennale di razionalizzazione dei consumi energetici dell’Ente; l’IBE (inventario di base delle emissioni in atmosfera); il Piano Energetico Ambientale Comunale (PEAC). I documenti relativi ai primi due punti, a causa della mancanza di dati, sono stati redatti dal professionista incaricato su uno storico dei consumi alquanto ridotto, e, per sua stessa ammissione, risultano insignificanti ed inutilizzabili.
Il PEAC, altro documento di fondamentale importanza per integrare il fattore “energia” nella pianificazione del territorio – sottolinea il consigliere d’opposizione – non è stato proprio redatto. D’altronde, come correttamente ammesso dallo stesso professionista, la mancanza di documenti e di dati avrebbero reso il documento inattendibile perché basato su dati non veritieri. Va tuttavia specificato che tali inadempienze non sarebbero attribuibili al professionista incaricato, persona stimabile e altamente qualificata, bensì agli amministratori comunali.
Come si rileva dagli atti – conclude De Nigris -, l’Energy manager ha tentato con più richieste di entrare in possesso dei dati ma ogni suo sforzo è stato vano. Perfino l’attivazione di un Tavolo Tecnico Intersettoriale, più volte richiesto dall’Energy manager per effettuare un audit energetico in capo ai diversi settori dell’Ente, è stato negato senza alcuna plausibile ragione. Che senso ha affidare incarichi a professionisti se poi non si mettono in condizione di lavorare o addirittura si boicottano?“.