CRONACA
Estorsione ed usura, il Tribunale di Avellino cancella l’ordinanza di custodia cautelare per Gennaro Pagnozzi

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Cancellata l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Gennato Pagnozzi. L’uomo fu tratto in arresto il primo febbraio 2013, in seguito ad un richiesta della Direzione distrettuale antimafia, per estorsione ed usura, reati commessi nell’anno 2010 ai danni di due commercianti della Valle Caudina.
L’ordinanza fu confermata dal Tribunale del riesame. Nell’inchiesta fu coinvolta anche la moglie, la quale optò per il rito abbreviato, ottenendo l’assoluzione innanzi al Gup, Isabella Iaselli, in accoglimento della richiesta formulata dall’avvocato Dario Vannetiello del foro di Napoli.
Il “giaguaro” invece decise di seguire il rito ordinario che si sta svolgendo innanzi al Tribunale di Avellino. L’istruttoria dibattimentale si è presentata piena di difficoltà, sia per la iniziale impossibilità di uno dei testi chiave ad essere presente in aula a causa delle sue precarie condizioni di salute, sia per la complessità dell’istruttoria, resa ancora più difficile da una pluralità di articolate questioni giuridiche sollevate dalla difesa in tutte le udienze sinora svolte che hanno determinato in alcuni casi la fine delle udienze in serata .
Oggi il Tribunale ha dovuto prendere atto della scadenza di termini di custodia cautelare ed ha dichiarato la perdita di efficacia della misura cautelare. Pagnozzi, attualmente presso il centro clinico della casa circondariale di Bari, però, non ha potuto lasciare il carcere in quanto pende a suo carico un’altra ordinanza di custodia cautelare relativa a ben 12 episodi di usura commessi a Napoli nella zona di Ponticelli. Vicende per le quali è in corso il processo alla settima sezione del Tribunale di Napoli, con prossima udienza fissata il 17 febbraio.