Comune di Benevento
Palazzo Mosti, De Nigris (Sil): “Regolamento impianti pubblicitari, evitare sanatorie mascherate”

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“Il Piano generale e regolamento degli impianti pubblicitari sarà domani nuovamente in Commissione per l’esame definitivo. Un argomento delicato che va affrontato con prudenza per evitare che il Consiglio comunale diventi complice, con il proprio voto favorevole, del dilagante fenomeno dell’abusivismo pubblicitario che anche nella nostra città ha ormai assunto proporzioni preoccupanti”.
A scriverlo in una nota è il consigliere comunale di Sil a Palazzo Mosti, Luigi De Nigris.
Ciò che è in gioco – aggiunge – non è una delibera o un regolamento ma la propria credibilità, politica ed amministrativa, di fronte ai cittadini-contribuenti. La maggior parte degli impianti pubblicitari non sono infatti autorizzati, non pagano il canone di concessione, recano un danno economico per il mancato introito alle casse del Comune e ledono gravemente l’immagine di legalità dell’Ente.
Si deve poter dimostrare – prosegue nella nota – che la lotta all’evasione non riguarda solo le famiglie che non pagano la Tares o l’ICI; che combattere l’abusivismo non significa perseguire qualche povero immigrato che per sopravvivere vende Dvd sul bordo delle strade o in prossimità di esercizi commerciali. Lotta all’evasione e all’abusivismo significa, soprattutto, non concedere incomprensibili privilegi economici e non consentire di violare il diritto della libera concorrenza, come ad esempio avviene nel campo dell’impiantistica pubblicitaria.
Sull’argomento – continua De Nigris – sembra però aleggiare una diffusa ed indecifrabile trasversalità, che, tramite l’approvazione del regolamento, cerca di sanare, condonare o totalmente cancellare questa dilagante forma di evasione ed abusivismo.
Si pensi che in uno dei censimenti effettuati dall’Ente qualche anno fa, ben 269 impianti risultarono privi di autorizzazione e 478 privi di concessione a dimostrazione di una duplice forma di abusivismo: uno “formale”, l’altro “sostanziale”. Nel primo caso si era proceduto all’installazione di impianti pubblicitari in luoghi e con modalità consentite, ma senza prima aver ottenuto la necessaria autorizzazione dall’Ente. Nel secondo caso l’installazione di impianti pubblicitari era stata realizzata in zone in cui l’installazione era vietata.
Dopo le inerzie e gli inadempimenti che in questo settore hanno permesso ad operatori privati poco scrupolosi di sfruttare tutti i relativi vantaggi in danno dell’Ente, occorre ora portare ordine.
Ciò potrà avvenire – conclude De Nigris – con un censimento straordinario di tutta l’impiantistica pubblicitaria esistente sul territorio comunale, con l’aggiornamento degli archivi del settore ormai datati, con il rafforzamento del recupero dell’evasione tributaria per i mancati pagamenti di quanto dovuto. Si tratta di imprescindibili attività che non possono essere confuse, nascoste o “annacquate” con l’approvazione di un regolamento”.