Sindacati
San Bartolomeo in Galdo, i sindacati si riuniscono per analizzare le riforme della scuola

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Il 30 settembre scorso si è tenuta la prima giornata di assemblee, presso l’aula magna del Liceo Scientifico “Enrico Medi” di San Bartolomeo in Galdo, indette, per tutta la provincia di Benevento, dalle organizzazioni sindacali provinciali FLC-CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS e Gilda.
L’assemblea, durante la quale sono intervenuti i segretari provinciali delle cinque organizzazioni sindacali del comparto scuola di Benevento, dopo aver discusso e analizzato la situazione che si va prospettando all’interno della scuola italiana a seguito delle ultime iniziative preannunciate dal governo, ha espresso: accordo sull’ipotesi, peraltro già da tempo avanzata dai sindacati, di stabilizzazione di 150.000 precari, anche se alcuni dubbi sono stati manifestati sulla possibilità e sulle modalità di reperimento dei fondi necessari; perplessità sulla creazione di un organico funzionale da destinare alle scuole e che rischierebbe di risolversi ancora una volta in un indebolimento dell’attenzione verso i reali bisogni didattico-formativi degli alunni; forti dubbi sulle modalità di valutazione dei docenti prospettate dal governo, che rischierebbero di generare una rincorsa verso crediti quantitativamente accumulabili a tutto discapito della qualità dell’insegnamento; disaccordo totale sull’ipotesi di ulteriore congelamento degli scatti di anzianità fino all’anno 2019.
A tale proposito, si è provveduto a raccogliere le firme dei docenti e del personale ATA presente all’assemblea, per manifestare al governo il dissenso e il malessere generale di tutto il personale impegnato nella scuola.
L’assemblea decide, inoltre, di mantenere alta la guardia sulla globalità del progetto “la buona scuola” proposto dal governo e sugli sviluppi attuativi che a tale progetto si vorranno dare, non escludendo di avvalersi di tutte le possibili forme di protesta nel caso in cui si dovesse prendere atto dell’adozione di provvedimenti assunti unilateralmente dal governo, dannosi per la crescita formativa degli alunni e lesivi della dignità degli insegnanti.