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Taddeo (Fp Cgil) attacca la Regione sui tetti di spesa del comparto sanità privata

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“Come sempre accade, le migliori manovre avvengono nei periodi più impensabili, come ad esempio nel pieno delle vacanze estive. Un dejà vu entrato a pieno titolo nella prassi del governo dei processi economico finanziari che vanno ad intaccare direttamente i cittadini o comunque la parte più debole della società”.
A scriverlo è Pompeo Taddeo, coordinatore provinciale per la sanità privata della Cgil Fp.
I decreti 89 e 90 emanati lo scorso 11 agosto dalla Regione Campania – scrive Taddeo – rivedono infatti al ribasso i tetti di spesa per le prestazioni sanitarie erogate in special modo dai centri privati di riabilitazione, tradotto in soldoni questo significa che il prossimo anno la Regione coprirà i costi per le prestazioni solo per i due terzi dell’anno, dovendo poi sospendere i pagamenti fino all’anno successivo.
Come se non bastasse però – aggiunge il sindacalista – a questo decremento del numero delle prestazioni si è addirittura pensato di affiancare un aumento dei costi per il cittadino sulla singola prestazione, seppure erogata in regime di convenzione, e le stesse ASL avranno il dito puntato contro, pur non avendone responsabilità.
A farne le spese sicuramente l’ utenza dell’intera regione, costantemente costretta a vedersi compressi i propri diritti in nome di un rientro di spesa che però avviene letteralmente sulla pelle delle persone e dei lavoratori del comparto, che ovviamente – conclude Taddeo – subiscono il contraccolpo di una gestione politica per la quale i numeri sono più importanti delle persone, in cui le vite nulla contano rispetto alle teste dei potenti e delle loro poltrone, in cui il lavoro paga per le speculazioni finanziarie altrui”.