CRONACA
Rissa a colpi di bastone e bottiglie rotte in un locale di San Giorgio del Sannio: arrestati 4 ragazzi

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Una violenta rissa è scoppiata nella serata di ieri tra alcuni giovani del luogo che erano nei pressi di un noto esercizio pubblico di viale Spinelli. Ad intervenire per sedare gli animi i Carabinieri della Stazione di San Giorgio del Sannio.
La causa del litigio, che ha destato molta paura ed inquietudine tra le persone che affollavano il viale in quel momento, iniziato dapprima con un violento alterco verbale tra i quattro, sembrerebbe risalire a questioni di soldi o di donne. Dalle parole si è poi passati ad un vero e proprio scontro fisico ricorrendo anche ad alcuni bastoni di legno ed ad alcune bottiglie in vetro prelevate dal vicino esercizio pubblico.
Vista la gravità della situazione ed i toni alquanto violenti che la stessa aveva assunto, numerose persone hanno chiamato il numero di Pronto Intervento dell’Arma 112 richiedendo l’intervento dei Carabinieri.
Sul posto è immediatamente giunta dapprima una pattuglia della locale Stazione, poi subito supportata dall’ausilio delle altre pattuglie della Compagnia di Benevento che erano in circuito, coordinate ed inviate in zona dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri, che hanno posto fine alla zuffa, evitando in tal modo il verificarsi di ulteriori più gravi conseguenze.
I quattro giovani arrestati sono: Alessandro Bocchini, 19 anni, Igor Vernacchio, 20 anni, operaio, entrambi originari del Comune Sangiorgese, Emilio De Rosa, 21 anni, operaio, e Gianni De Rosa, 19 anni, ambedue provenienti dal vicino Comune di Apice.
A seguito del fatto i quattro giovani sono stati accompagnati presso l’Ospedale “G. Rummo” di Benevento dove i sanitari gli hanno riscontrato lesioni e contusioni di lieve entità.
Successivamente i quattro ragazzi sono stati condotti in caserma, dove al termine delle formalità di rito, sono stati portati presso le rispettive abitazioni in regime di detenzione domiciliare, così come peraltro disposto dal PM di turno – Dr.ssa Nicoletta Giammarino – subito informata della vicenda.