Titerno
Surroghe al Comune di Cusano Mutri, “Rinascita Cusane” chiede l’intervento del prefetto e della Corte dei Conti

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Il gruppo di opposizione di ‘Rinascita Cusanese’ in merito alla surroga dei consiglieri dimissionari Pietro Crocco e Carlo Di Biase e del successivo esame delle condizioni di eleggibilità e di compatibilità alla carica di consigliere comunale dei subentranti, ha deciso di chiamare in causa l’attenzione del Prefetto di Benevento e del presidente della Sezione regionale della Corte dei Conti.
Pasquale Frongillo, Antonella Crocco, Pasquale Coluccio e Giovanni Civitillo si rivolgono a Prefetto e Corte dei Conti (indirizzando la nota anche al sindaco, presidente del consiglio e segretario comunale) per denunciare la violazione contravvenuta ai sensi dell’articolo 38, comma 8 del Testo Unico degli Enti Locali numero .267/2000, inerente la delibera di consiglio numero 17 del 26 giugno scorso, poiché si procedeva alla surroga dei consiglieri comunali dimissionari con un’unica deliberazione, anziché con due separate delibere.
“Rinascita Cusanese – si legge nella nota – rimarca che con la nota di convocazione, firmata dal presidente del consiglio comunale, Attilio Sabione, si invitavano i componenti del consiglio ad intervenire alla riunione del 26 giugno, ponendo, tra l’altro, all’ordine del giorno l’argomento della surroga. In quella sede, il capogruppo di minoranza Frongillo ha invitato il presidente a ritirare l’argomento posto all’ordine del giorno, mettendo in evidenza le illegittimità riscontrate e, successivamente, dichiarando il voto contrario del gruppo di minoranza adducendo che l’avviso di convocazione fosse illegittimo, in quanto, ai sensi del citato articolo 38, comma 8, lo stesso è generico, non riportando i nominativi dei due consiglieri subentranti e, soprattutto, il consiglio avrebbe dovuto procedere alla surroga con due separate deliberazioni, essendo stata notificata la convocazione stessa con l’indicazione di un solo punto all’ordine del giorno.
Il presidente del consiglio, il sindaco e il gruppo di maggioranza – proseguono i consiglieri di opposizione – nonostante le illegittimità sollevate, procedevano comunque, all’approvazione dell’argomento. In merito rileviamo che gli atti adottati dal consiglio comunale, a seguito delle surroghe illegittimamente operate, sono viziati alla fonte e, quindi da considerarsi nulli. Così come nulli saranno tutti gli atti che il consesso civico intenderà adottare ed approvare successivamente alla data del 26 giugno”.
‘Rinascita’ ha invitato i citati organi, a valutare le azioni volte a sanare tali situazioni di illegittimità, al fine di evitare atti da cui possano derivare danni al Comune.