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Comune di Benevento

Palazzo Mosti, Orlando ironizza sui 110 giorni per le deleghe agli assessori e invita a fare quadrato

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“Alfine la squadra è…rifatta! Ci son voluti “solo” centodieci giorni ma…impegnandosi il “coniglio” è uscito dal cilindro! Centodieci giorni senza Assessori, con i dirigenti praticamente immobilizzati e la città completamente bloccata. Ma era solo… una “pausa di riflessione”! Ora sicuramente (sic!) vedremo il cambio di marcia”.

A scriverlo con tono chiaramente ironico è il consigliere comunale di TèL, Nazzareno Orlando.

“Valuteremo e giudicheremo – aggiunge Orlando -. Lo faranno soprattutto i cittadini di cui, probabilmente, sarebbe bene cogliere gli umori e ascoltare con più attenzione richieste e critiche.

Intanto un dato certo c’è: aumentano gli indagati e i sentiti dalla DDA, si leggono preoccupanti relazioni a supporto delle indagini e imbarazzanti verbali relativi ad intercettazioni.

C’è anche chi amleticamente si chiede (il Sindaco) per chi hanno votato alcuni soggetti ben noti alla città…dimenticando che se ne è a conoscenza sarebbe opportuno facesse i nomi non solo a chi di dovere ma anche attraverso le fonti di informazione pubblica (da cui lancia periodicamente i suoi opachi quesiti).

Non basta, infatti, tentare di dar vita ad ombre e sospetti per far dimenticare che, da sempre, la malavita organizzata si schiera con i vincitori! Il problema è che se vale per gli altri…inevitabilmente vale anche per se stessi. La riflessione seria, invece, va fatta attraverso il distinguo tra chi per lungo tempo è rimasto in silenzio e chi si è posto, di contro, come argine istituzionale. Tra chi ha avuto provvedimenti restrittivi e confisca dei beni e chi non è mai stato neanche sfiorato da tali problematiche.

Il giustizialismo e le campagne di denigrazione basate sulla doppia morale – prosegue il consigliere comunale – non possono essere il parametro cui affidarsi. O si crede, infatti, sempre e comunque nella magistratura…o la si avversa criticandone anche le scelte operate…nel tempo. C’è poco da discutere in merito! C’è invece da discutere e molto sulla situazione globale della città.

Non è, infatti, più consentito a nessuno pensare che rivestire un ruolo pubblico equivale a porsi come “padrone” delle ferriere. Vale per tutti compreso, ovviamente, per assessori e consiglieri. Proprio da questi ultimi dovrebbe partire una grande offensiva di riscatto per evitare che li si consideri solo numeri da utilizzare.

Per quanto attiene l’opposizione, inoltre, – continua Orlando – essa deve serrare le fila ancor più di quanto abbia già fatto. Sempre presente sui problemi è stata spesso vittima del “fuoco amico” che ne ha contestato la capacità di denuncia e quella di essere, diciamo così, poco incisiva.

Non si può dimenticare, però, che fin ad ora la navigazione è stata assolutamente solitaria e, dunque, tutto ciò che è stato messo in campo (e non è poco…) lo si è realizzato solo ed esclusivamente grazie ai singoli che ,non potendo più contare sui partiti, si sono autogestiti riuscendo a restare uniti, mettendo in campo tantissime iniziative che hanno, più di una volta, messo in difficoltà chi ancora afferma di governare la città.

Tali iniziative hanno e continuano a dettare , perfino, l’agenda del dibattito consiliare (leggi Tares, Terna, Lavoro Pubblici, ecc ecc…). Certo sarebbe opportuno e necessario intensificare il contatto con i cittadini …ma, diciamocelo, anche quello è un lavoro che pur senza clamore propagandistico è stato avviato e sarà sempre più intensificato.

Resta il fatto che Benevento non può essere considerata ruota di scorta da nessuno! Benevento non merita “etichette” che non appartengono alla sua storia. Passare dalla città UNESCO a quella travolta dalle infiltrazioni camorristiche è una questione non di poco conto.

E’ necessario, per concludere, fare quadrato e dimostrare immediatamente che c’è ancora una città pronta al sacrificio, umile, seria, preparata, predisposta al sociale, vicina alle fasce deboli, capace di originare eccellenze e culture. Ci vuole, insomma, una smossa etica che le ridia credibilità. La si può originare solo con l’impegno quotidiano e mettendoci la faccia”.

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