Valle Telesina
Imprese che resistono: sabato 29 marzo a Limatola l’assemblea regionale

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Sabato 29 marzo alle ore alle ore 10,00 presso Albergo Ariet di Limatola (Bn), si svolgerà l’assemblea regionale di “imprese che resistono”.
“Il nostro scopo – scrivono gli organizzatori – è quello di creare una “rete” di imprese campane che parlando insieme possano individuare i problemi comuni così da preparare un nostro documento per sensibilizzare le autorità di questo paese su quelle che sono le tante problematiche che affrontiamo di continuo e che stanno distruggendo le imprese italiane.
Gli imprenditori italiani, in particolare quelli delle piccole e medie imprese, sentono che non vengono dati loro il giusto ruolo ed importanza, mentre su di loro vengono scaricati una quantità di fardelli e inefficienze dello Stato ormai non più sopportabili.
Negli altri paesi chi fa impresa viene ritenuto una risorsa fondamentale perché crea posti di lavoro e quindi aumenta il benessere del paese stesso. In Italia, invece, l’imprenditore, da un lato è visto come un evasore totale, causa dell’aumento delle tasse e dell’impoverimento del paese, e dall’altro lato come una “mucca da mungere”.
Oggi fare impresa in Italia richiede un grande coraggio e spirito di sacrificio. Questo perché la società e lo Stato non danno il giusto valore a chi a proprio rischio e mettendosi in gioco crea posti di lavoro, tanto meno lo aiuta o lo supporta.
Lo Stato è nemico dell’imprenditore con la folle ed inutile burocrazia che a volte inghiotte le imprese come sabbie mobili, per le troppe tasse che riversa sulle imprese, per coprire i propri sprechi, incapacità e clientele, per quel dito puntato sempre contro gli imprenditori quali evasori totali che in quanto tali impoveriscono il paese e fanno pagare più tasse alle altre categorie.
Noi paghiamo le tasse, la grande maggioranza degli imprenditori paga le tasse e tutte e da queste è soffocato, siamo persone oneste che contribuiscono, spesso da soli, al benessere di questo paese, noi siamo quelli che hanno creato il Made in Italy, mentre lo Stato e la politica hanno distrutto l’economia di questo paese.
Oggi per gli imprenditori la sopravvivenza è costantemente a rischio e quasi ogni giorno bisogna affrontate tanti problemi, ingiustizie e situazioni critiche che spesso distruggono le imprese.
Mai come oggi, quindi, è necessario unirci se vogliamo resistere, con la speranza di riuscire a far sentire la nostra voce, di far comprendere i nostri problemi che sono ignorati da chi decide le leggi del paese.
Noi puntiamo a far capire l’importanza delle imprese, far cambiare le leggi e la mentalità nel nostro paese, tutto ciò in un paese come l’Italia appare come un sogno, ed è un sogno. Solo unendoci possiamo sperare di realizzare il nostro sogno.”