Comune di Benevento
Lavori “abusivi” al bar della cugina della De Girolamo: il Fatebenefratelli chiede la sanatoria

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“Molto probabilmente domani mattina firmerò una ordinanza di chiusura del bar. Abbiamo accertato che sono stati eseguiti lavori abusivi in assenza di un parere della Sovrintendenza. I gestori del bar avevano presentato una autocertificazione infondata, che sarà posta all’attenzione della Procura della repubblica per gli evidenti profili penali”. Così dichiarava, il 13 gennaio 2014, il primo cittadino di Benevento Fausto Pepe, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa. Se la chiusura del bar, ricordiamo gestito dalla cugina dell’ex Ministro Nunzia De Girolamo, e che per giorni ha servito caffè ai giornalisti delle maggiori testate italiane, non è mai avvenuta, resta la questione dei lavori abusivi. Questione però che ora l’Ospedale di viale Principe di Napoli vuole sanare.
In base a quanto si legge in un avviso, a firma del dirigente comunale Andrea Lanzalone, pubblicato oggi sull’Albo Pretorio dell’Ente, l’Ospedale Fatebenefratelli ha inoltrato al Comune una richiesta di permesso di costruire in sanatoria per i lavori di manutenzione straordinaria per la realizzazione del bar all’interno del plesso ospedaliero “Sacro Cuore di Gesù”.
Tutta la questione dei lavori di ristrutturazione nasce nel mese di maggio dello scorso anno ed è bene ricostruita dal giornalista de Il Fatto Quotidiano, che sulle colonne del giornale scriveva nei mesi scorsi: “Si scopre che i lavori di costruzione del nuovo bar sono stati annunciati con una Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) del 28 maggio 2013. In sintesi i lavori prevedevano la trasformazione di un locale adibito ad “ufficio” e uno a “deposito” in locali bar, la trasformazione di altri due locali “ufficio” in un deposito a servizio del bar e wc per il personale, mentre un altro locale adibito ad impianti tecnologici sotto la scala doveva essere trasformato in wc per il pubblico. L’11 giugno 2013 però Fra’ Bellino ritira la Scia, dopo aver appreso che per quel tipo di interventi in un edificio storico e vincolato serve un parere della Soprintendenza. La Scia non verrà ripresentata. I lavori, però, sono stati realizzati così come previsto dal progetto ritirato.”
Anche il direttore amministrativo del nosocomio cittadino, Giovanni Carrozza, raggiunto telefonicamente, pur non potendo scendere nel dettaglio, ha confermato che si tratta di un iter dovuto, alla luce delle contestazioni che sono pervenute nei mesi scorsi al Fatebenefratelli, per mettere completamente in regola la situazione.
Eri. Far.