Sindacati
Palazzo Mosti, Slai Cobas: cosa nascondono le “contraddizioni” e gli “errori” della nuova dotazione organica?

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“L’amministrazione comunale di Benevento ha deciso di non sospendere la esecutività della delibera di Giunta n.171 del 30/12/2013 con la quale è stata approvata la nuova struttura organizzativa dell’Ente entrata in vigore sabato scorso, 1° marzo. Con due documenti del 27 febbraio e del 3 marzo, abbiamo inutilmente segnalato errori, contraddizioni e diverse anomalie della nuova Dotazione Organica, articolata in otto settori, che riorganizza il lavoro di circa 350 dipendenti”.
A riferirlo sono Alberto Zollo e Gabriele Corona, coordinatori provinciali Slai Cobas e componenti Rsu del Comune.
“In modo particolare – aggiungono – le modifiche dell’assetto organizzativo del Comune che più di altre risultano inquietanti per le possibili motivazioni, sono quelle relative allo smembramento completo degli uffici Ambiente, Verde Pubblico e Mobilità le cui competenze vengono divise tra i Settori Urbanistica, Opere Pubbliche e Polizia Municipale ma diversi dipendenti vengono assegnati ad altre funzioni con inevitabili immediati disservizi.
Tra pochi giorni, ad esempio, il Comune dovrà adottare i provvedimenti urgenti per la rimozione di materiali inquinanti che in contrada Piano Morra hanno determinato anche la morte di alcuni animali, ma i due dipendenti che finora si sono occupati di tali questioni sono stati assegnati ad altri incarichi e non sostituiti.
Le funzioni attinenti alla Mobilità – sottolineano i sindacalisti – sono state assegnate alla Polizia Municipale ma, stranamente, il controllo sulle attività della AMTS sono già state trasferite al dirigente del settore Urbanistica compreso le competenze sui contratti di servizi anche per la gestione dei parcheggi da tempo non rinnovati.
Al Settore Urbanistica viene anche assegnato, incomprensibilmente, l’ufficio Espropri che però si occupa quasi esclusivamente di pratiche per la realizzazione di opere pubbliche di competenza di altro Settore. Non si comprende, invece, come sarà riorganizzato l’ufficio unico per Energia al quale devono essere assegnate le competenze per le numerose richieste di autorizzazione per la installazione di impianti elettrici, considerato, tra l’altro, che proprio la confusione, non si sa quanto dovuta, su queste materie ha consentito a Terna di ottenere controverse autorizzazioni per gli elettrodotti oggetto di numerose contestazioni.
Il Segretario Generale, Claudio Uccelletti, – proseguono – non ha accolto la richiesta di incontro immediato avanzata dallo Slai Cobas perché ritiene che il rapporto con le organizzazioni sindacali rientri adesso nelle competenze del nuovo Dirigente al Personale, Angelo Mancini, che però non può convocare alcuna riunione non avendo ricevuto dalla Giunta Comunale la nomina di Presidente della Delegazione Trattante di parte pubblica.
Intanto i problemi si aggravano: nessuno si occupa di tutela ambientale; la complessa questione Amts, già all’attenzione della magistratura, si incancrenisce; nessuno redige le schede e le transazioni per i 20 milioni di euro di debiti fuori bilancio per di espropri; la Terna continua a fare quello che vuole per la costruzione dell’Elettrodotto ad alta tensione e la Stazione Elettrica Benevento III che sarà la calamita per altri tralicci e pale eoliche anche sulle colline di questa città.
Questo voleva chi ha definito la nuova Dotazione organica entrata in vigore senza consentire neppure il passaggio degli atti tra dirigenti e dipendenti sostituiti? I nuovi incarichi tengono conto delle incompatibilità dei dipendenti colpiti da provvedimenti giudiziari? Il Segretario Generale responsabile del Piano Anticorruzione recentemente entrato in vigore, ha verificato in che modo incidono sulla assegnazione dei compiti gli incentivi per la progettazione?
Nei prossimi giorni – concludono Zollo e Corona – si capirà meglio cosa nascondono gli “errori” e le “contraddizioni” di questa ristrutturazione organizzativa, ma intanto nella prossima settimana lo Slai Cobas denuncerà al Giudice del Lavoro il comportamento antisindacale dell’Amministrazione Comunale”.