CRONACA
Premiati a Napoli otto carabinieri del comando provinciale di Benevento per operazioni di servizio e di soccorso

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Questa mattina, a Napoli, presso la Sala Rappresentanza della Caserma “Salvo D’Acquisto”, il comandante della Legione Carabinieri “Campania”, Generale di Brigata Gianfranco Cavallo, ha consegnato alcune ricompense ai militari distintisi in operazioni di servizio. La cerimonia si è svolta alla presenza del comandante provinciale di Benevento, colonello Antonio Carideo e dei comandanti di Caserta, Napoli e Salerno e del Gruppo di Torre Annunziata. Tra i militari premiati anche otto carabinieri del Comando Provinciale di Benevento.
In particolare i riconoscimenti sono andati ai maresciallo Raffaele Iannella e Salvatore Sinopoli, al brigadiere Ernesto Pallotta e all’appuntato scelto Gabriele Cecere, tutti in servizio presso il Reparto Operativo di Benevento, al luogotenente Giuseppe Murgante e al maresciallo capo Domenico Giannella del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montesarchio.
I sei militari si sono distinti “per l’elevata professionalità e spiccato intuito investigativo nell’ambito di una complessa attività info-investigativa denominata “Baffo d’oro” svoltasi su Benevento e provincia e che ha permesso il 2 Aprile 2013 di individuare la responsabilità di alcuni imprenditori e amministratori di società per associazione a delinquere stabilmente dedita e finalizzata alla ciclica turbativa di numerose gare d’appalto pubbliche (oltre 50 per un valore di circa 20 milioni di euro) nel settore edilizio e urbanistico, bandite nel territorio campano e molisano”. L’operazione portò all’epoca alla disarticolazione del sodalizio criminale e all’esecuzione di 9 provvedimenti restrittivi .
Tra i premiati anche il comandante della stazione carabinieri di Apice, maresciallo Giovanni Mangraviti e l’appuntato scelto Giuseppe Ucci in servizio presso la stessa stazione, che, “con ferma determinazione, alto senso del dovere e spiccato spirito di iniziativa, non hanno esitato a intervenire in soccorso di una donna che, seduta sul parapetto di un ponte, minacciava di lasciarsi cadere nel fiume sottostante, riuscendo a bloccarla e ad affidarla alle cure dei sanitari”.
L’intervento venne effettuato sul parapetto del ponte lungo il fiume Ufita, ai confini tra i territori di Apice e Sant’Arcangelo Trimonte il 21 giugno 2013, nei confronti di una donna 48enne, originaria di Montecalvo Irpino (AV).