POLITICA
Caso De Girolamo, Orlando (TèL): “La difesa del sindaco? Debole. La città esce umiliata da questa vicenda”

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“Il paradosso è che Benevento da tutto quello che è accaduto, in questi giorni, esce comunque danneggiata, sfregiata, umiliata. Le disfide, i dossier, le registrazioni carpite, i complotti e quant’altro archiviamoli pure, ma la città quella non possiamo lasciarla soccombere. Non basta, infatti, la difesa di Pepe per ridarle dignità. Non basta perché, evidentemente, anche lui dimentica volontariamente molte cose, anche lui tende ad archiviare. E’ debole il suo appello”.
Lo afferma in una nota il consigliere comunale TèL a Palazzo Mosti, Nazzareno Orlando.
“Lo è nella forma – aggiunge Orlando riferendosi alle dichiarazioni del sindaco – ma soprattutto nella sostanza perché ingeneroso verso il leader che lo sostenne e anche ingeneroso verso chi, nelle urne, gli dette una mano. Il problema, dunque, rimane quello della nostra città che per alcuni è smarrita, per altri anestetizzata, per altri ancora confusa e tramortita dal clamore e dalla sovraesposizione mediatica.
Comunque vadano le cose,infatti, c’è da registrare solo ed esclusivamente questo imbarazzante dato. La bagarre è totale. Il tutti contro tutti apparentemente inarrestabile. Poi, si sa, quando sarà necessario anche le ferite più gravi si saneranno d’improvviso.
Una città senza memoria, però, – continua il consigliere comunale – resterà per sempre una città senza futuro. Purtroppo, però, quel futuro peserà sulle spalle di tutti ed in particolare dei nostri giovani che, già afflitti dalla mancanza di prospettive, dovranno caricarsi anche il peso di quel che accade loro intorno.
La “politica odierna” – prosegue l’esponente TèL – sembra incapace di dare risposte eppure essa è necessaria! Bisognerà ridisegnarne i contorni. Ridarle quel ruolo di servizio ed impegno che le compete affidandone le sorti ad una adeguata classe dirigente che diverrà “nuova” solo quando sarà capace di dimostrare concretezza e responsabilità.
Solo chi con serietà e tanta umiltà si impegnerà a passare dal dire al fare e, contestualmente, sarà capace (questa volta sì) di archiviare trasversalismi e voglie di potere, autoreferenzialità e illegalità, potrà cavalcare legittimamente l’onda di un successo che, speriamo, arrivi attraverso libere scelte di liberi cittadini.
Benevento – conclude Orlando – è stanca. Benevento è delusa. Negli anni ha subito troppe desertificazione in termini di servizi e illusioni in termini di prospettive. Ora appare intontita e all’angolo. Reagire con dignità resta l’unico e forse ultimo sistema”.