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Unisannio, due docenti premiati per il loro studio sugli effetti della crisi dell’euro sul turismo

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In occasione della “6th Consumer Behavior in Tourism Symposium 2013” che si è tenuto a Brunico presso il Competence Centre in Tourism Management and Tourism Economics dell’Università di Bolzano, l’Università degli Studi del Sannio ha ottenuto un importante riconoscimento.
Il paper, presentato dai docenti dell’ateneo sannita, Alessandro De Nisco e Maria Rosaria Napolitano, dal titolo “Tourism behavior at the time of Euro crisis. Effect of economic animosity and nationalism on destination image and receptivity” è stato premiato con il best paper award della conferenza.
Il lavoro è stato scelto tra 61 paper presentati da ricercatori e professori che si occupano di turismo e provenienti da tutto il mondo. La decisione sul premio è stata presa dallo scientific committee della conferenza coordinato dall’editor in chief dell’International Journal of Contemporary Hospitality Management.
In particolare, lo studio sannita analizza gli effetti che la crisi dell’euro ha determinato sulla variazione delle percezioni di immagine tra le Nazioni economicamente “forti” come la Germania, che hanno esercitato forti pressioni per l’attuazione di politiche di austerità nei confronti dei Paesi Mediterranei e Paesi, come l’Italia e la Spagna, che hanno “subito” tali politiche.
Lo studio – condotto su un campione di 400 individui in Italia e in Spagna a cui è stato chiesto di valutare l’immagine percepita della Germania per effetto dell’Euro-crisi – evidenzia che l’animosità economica generata da tali politiche non determina una variazione peggiorativa dell’immagine generale della Germania, ma influenza in maniera significativa e negativa la propensione all’acquisto dei prodotti tedeschi e le intenzioni di visita di destinazioni turistiche tedesche.
La stessa animosità economica, inoltre, determina una generale tendenza all’etnocentrismo, ossia una generale maggiore propensione dei consumatori italiani e spagnoli a prediligere prodotti e destinazioni turistiche nazionali, facendo leva sul senso di “orgoglio” e sulla volontà di supportare, attraverso le scelte di acquisto, il sistema economico del proprio Paese che attraversa un momento di difficoltà.
Pertanto, lo studio conclude che nonostante le potenziali ripercussioni negative sulla domanda legate agli effetti di politiche economiche recessive, la crisi ha generato anche delle potenziali opportunità legate ad una crescita del commitment del consumatore verso i prodotti nazionali.
In tale ottica, la enfatizzazione del legame e degli attributi di immagine del Paese di provenienza – che di norma viene associato a politiche di marketing rivolte ai mercati esteri– può rappresentare una leva di successo – sia da parte dei policy maker attraverso campagne istituzionali a supporto del made in nazionale, sia da parte delle imprese e delle associazioni di settore, al fine di capitalizzare la maggiore vocazione etnocentrica del consumatore nazionale.