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Questione sede: l’Aurora Protezione Civile di Paduli chiede chiarimento al Sindaco

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L’Aurora Protezione Civile ONLUS, costituita in data 08.06.2010, in un comunicato inviato alla stampa chiede, “considerato che per le vie ufficiali l’Amministrazione comunale di Paduli non ha mai dato un cenno di risposta a questa Associazione”, al Sindaco di voler chiarire i motivi del silenzio del Comune sulla situazione della sede dell’associazione.
“L’Amministrazione Comunale di Paduli, – spiega l’associazione – con delibera di Giunta Comunale nr. 91 datata 31.10.2011, concedeva in comodato d’uso, a titolo gratuito, all’Associazione di Volontariato L’Aurora Protezione Civile ONLUS, i locali individuati sulla destra dell’atrio del fabbricato, primo piano, dell’ex asilo nido sito alla via E. Marmorale, per anni due. Quest’Associazione di Volontariato, con lettera datata 20 agosto 2013 aveva chiesto la riconferma dell’utilizzo dei locali comunali in parola, per la continuità delle attività sociali senza fine di lucro, per ulteriori anni due. Entro il termine dei 30 giorni L’Amministrazione Comunale aveva obbligo di concludere il procedimento amministrativo, ma nessuna comunicazione perveniva a questa associazione che ha inteso tale silenzio dell’amministrazione competente come provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessita di ulteriori istanze o diffide così come stabilito dalla summenzionata legge 241/90. In data 24.10.2013, e cioè 35 giorni dopo il termine ultimo, con missiva del 23.10.2013 L’amministrazione Comunale invitava a lasciare liberi i locali da persone e cose entro il 31.10.2013, adducendo le seguenti motivazioni: l’associazione non aveva inteso sottoscrivere la prescritta convenzione per l’utilizzo dell’immobile; le attività svolte da questa associazione sono attualmente istituzionalmente effettuate dal Nucleo Comunale di Protezione Civile; l’amministrazione Comunale intende attivare le procedure di ripristino dell’immobile per altre destinazioni.”
L’Aurora Protezione Civile ONLUS considera il silenzio dell’Amministrazione, equivalente a provvedimento di accoglimento della domanda cui si fa seguito, senza necessita di ulteriori istanze o diffide.
Conclude l’associazione “fermo restando, quanto detto in precedenza, questa Associazione si rende disponibile a lasciare la sede nei tempi necessari per il trasloco, qualora codesta Amministrazione dovesse dare realmente inizio ai lavori di ripristino dell’immobile e provvederebbe ad assegnare altri idonei locali da adibire a sede sociale.
Giova evidenziare inoltre, che il rilascio della sede, così come è stato chiesto, potrebbe comportare gravi pregiudizi alle attività in corso e programmate nell’ambito del territorio provinciale e regionale, e potrebbe arrecare gravi danni d’immagine all’associazione stessa nonché danni economici legati alla programmazione e progettazione delle attività in calendario”.