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POLITICA

Inchieste giudiziarie a Palazzo Mosti. Marinaro (Sel) contro la giunta: “Riconquistate il senso della vergogna e dimettetevi”

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Duro intervento dell’esponente sannita di Sel, Rita Marinaro, che interviene con una riflessione sulle vicende giudiziarie al Comune di Benevento e sull’operato della giunta Pepe. Nella sua nota Marinaro invita l’amministrazione a dimettersi e a riconquistare, si legge nel testo, “il senso della vergogna”.

“Quando nel 2006 il Centro Sinistra vinse, per la prima volta, le elezioni amministrative in questa città, – scrive Rita Marinaro – molti di noi, uomini e donne di sinistra che in una qualche maniera avevamo partecipato alla realizzazione di quell’evento, furono attraversati da forti sensazioni ed emozioni positive.

Finalmente avevamo liberato la città, da troppi anni governata da una destra arraffona, populista e demagoga. La città affondava nello spreco di denaro per un PRUSST Calidone per il quale, ancora oggi, ci chiediamo a cosa sia servito, e nel degrado morale e affaristico che circondava le varie iniziative. È solo il caso di ricordare la vicenda dell’Ipermercato Zamparini e il Polo Calzaturiero.

La vittoria del Centro Sinistra – racconta l’esponente di Sel – rappresentava per noi la svolta, il cambiamento radicale della gestione pubblica: bilancio partecipato, welfare di qualità, servizi da riqualificare, contrade e quartieri da valorizzare, politiche a favore delle donne, erano alcuni dei punti cardine del programma elettorale e poi di mandato del Sindaco eletto.

Ognuno di noi aveva riempito quelle pagine di sogni e speranze possibili a realizzarsi, attraverso i quali si ipotizzava la costruzione di una città aperta, solidale, moderna. Capace di accogliere i giovani e di far stare bene i suoi abitanti. Capace di aprirsi alla partecipazione, alle idee di quanti fattivamente avrebbero voluto partecipare a questo percorso, e anzi incentivarne la possibilità.

Una città attenta ai bisogni dei propri cittadini e capace di costruire la sua politica guardando in ogni angolo e ascoltando ogni voce. Una città capace di offrire opportunità vere ai propri giovani e che sapesse premiare capacità e creatività; che non spingesse i migliori ad andar via (rinunciando alla linfa vitale per la sua crescita) vedendo restare solo gli amici o parenti dei potenti.

Pensavamo ad una città a misura di donna: mentre nella nostra nazione il berlusconismo costruiva un’idea di donna ridotta a oggetto esclusivamente sessuale, volgarizzandone il corpo e svilendone il cervello, in quel programma si ipotizzava la costruzione di luoghi e strumenti per le politiche di genere.

Purtroppo – prosegue – si capì quasi subito che Sindaco, Giunta e Consiglio non sarebbero stati all’altezza delle aspettative, e che di quel programma si sarebbero perse le tracce.

Questa Amministrazione non è stata solo incapace di attuare i propri obiettivi, non è stata in grado di ascoltare il grido di dolore di una città e dei suoi abitanti che giorno dopo giorno sprofondavano agli ultimi posti per qualità di vita e di servizi.

La mancanza di lavoro, di prospettive e di certezze in questa città non è solo da addebitare alla crisi, ma soprattutto alla incapacità della nostra classe politico-amministrativa di costruire un modello di sviluppo capace di rapportarsi al territorio, alle sue risorse e alle sue eccellenze.

Abbiamo assistito – continua Rita Marinaro – a scandali continui, che nulla hanno a che fare con i valori e gli ideali della sinistra, molto hanno a che fare con una politica che guarda esclusivamente alla soddisfazione di bisogni personali e di parte.

Gli ultimi episodi – arresti per concorsi truccati per favorire qualche parente, video hard registrato in un assessorato che pare circoli tra risatine e battutine sottovoce – mi indignano profondamente come donna e come cittadina.

Nel chiedervi ancora una volta di dimettervi tutti, vi invito a riconquistare il senso della vergogna, quel sentimento che vi costringerebbe a non camminare più a testa alta per la città e che vi farebbe mettere da parte per il bene della sinistra e di Benevento. È tempo che la classe dirigente torni in sintonia con i cittadini, recuperi orgoglio e dignità, si faccia portatrice degli ideali e valori della buona politica.

Nel popolo di sinistra, anche in questa città, – conclude – ci sono uomini e donne che quotidianamente testimoniano , coerentemente, stili di vita pregni di onestà, umiltà, idealità, orgoglio. È a loro che dobbiamo affidare il nostro presente e il nostro futuro politico. Voi non ci rappresentate. Noi meritiamo altro. Questa città merita altro”.

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