Valle Caudina
Sant’Agata de’ Goti: terza farmacia a Faggiano. Grande la soddisfazione del sindaco Valentino

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Sant’Agata de’Goti avrà la terza farmacia. Secondo quanto disposto dalla Regione Campania, che ha indetto anche il bando di concorso per l’istituzione dei nuovi punti vendita per medicinali, la nuova croce verde santagatese potrà essere allocata a Faggiano, popolosa frazione a Sud dell’Isclero che conta un bacino di circa 3600 utenti ed è, oltre che area densamente abitata, zona strategica data la presenza del nosocomio S.Alfonso Maria de’Liguori.
Otto in tutto saranno le nuove farmacie assegnate tra Benevento e provincia come riportato dalla pubblicazione del bollettino ufficiale della Regione Campania.
“Stiamo offrendo alla nostra comunità, sia al centro cittadino che alle zone periferiche importanti e preziose opportunità di crescita, ha commentato il sindaco Carmine Valentino. La conferma da parte della Regione Campania della prossima apertura di una nuova farmacia alla frazione Faggiano si inserisce in un più ampio contesto di opere e servizi primari che questa Amministrazione ha saputo attivare o in alcuni casi mantenere.
Penso alla battaglia per l’apertura del nuovo presidio ospedaliero ma anche alla garanzia della sussistenza degli uffici del Giudice di Pace ed a quella per il mantenimento dell’ufficio postale in Centro Storico. Sempre più servizi pubblici, sempre più opere infrastrutturali di grande importanza, come le piazze per gli agglomerati urbani di Faggiano e Bagnoli, il centro polifunzionale di Cerreta, la palestra polivalente dell’ITCG de’Liguori e l’ottenimento dei finanziamenti per avviare finalmente i lavori del complesso sportivo di località Capellino.
Credo, che questo governo locale, con il prezioso contributo del personale dell’Ente, stia restituendo, a Sant’Agata de’Goti, dignità e centralità amministrativa. A questo si aggiunga la certosina operazione di rilancio turistico della città che in questo quadriennio è diventata punto di forte interesse nazionale ed internazionale grazie alla attenta promozione delle sue risorse storiche, architettoniche ed archeologiche.
Una programmazione che sta, lentamente, data la crisi globale, ma inesorabilmente facendo nascere un sistema economico locale basato su uno sviluppo sostenibile del turismo, su prodotti e servizi pubblici di qualità e su un sistematico miglioramento infrastrutturale del territorio nel suo complesso. Tutto ciò, prima del 2009, sembrava un’utopia”.