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Rifiuti pericolosi, percolato nel terreno e mancata messa in sicurezza: disastro alla discarica di Sant’Arcangelo Trimonte

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Due avvisi di garanzia sono stati notificati a Marco Leone, responsabile tecnico della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, e Bernardino Filipponi, amministratore unico della Daneco Impianti. I due, alla chiusura delle indagini preliminari, sono ritenuti responsabili del grave inquinamento ambientale che ha interessato la discarica di Contrada Nocecchie, aperta nel mese di giugno 2008.
Nel dettaglio le responsabilità riguardano: inquinamento del suolo, del sottosuolo e delle acque, poiché, come riportano le colonne de il Sannio Quotidiano, “avrebbero immesso nella discarica rifiuti pericolosi e non conformi tra cui sostanze quali diossine e percolato e metalli come arsenico, alluminio, cromo, ferro, ecc. Inoltre i due smaltivano e contribuivano a far smaltire percolato sversandolo nel terreno”.
Individuata anche la responsabilità per il mancato avvio di interventi di messa in sicurezza per la salvaguardia dell’area. Inoltre: non avrebbero coperto con terra e teli impermeabilizzati i rifiuti e gli accumuli di percolato. Anche i movimenti franosi e il succesivo inquinamento sarebbero da imputare alle azioni ed omissioni dei due responsabili Daneco.
Un’inchiesta ad ampio raggio, come sottolinea il quotidiano, condotta dal PM Antonio Clemente e dal Nipaf del Comando provinciale del Corpo Forestale, e nella quale risultano indagate altre persone per la questione ambientale e per le vicende legate ad aspetti amministrativi correlati alla nascita e alla gestione dell’impianto.