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Protocollo 2010 sugli appalti. La replica dell’Ance: “Il nostro obiettivo? Favorire l’occupazione locale”

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L’Ance Benevento legge con una certa sorpresa le dichiarazioni apparse sulla stampa che la chiamano in causa in merito al protocollo sugli appalti siglato nel 2010 ed in particolare al rispetto del parametro che obbliga le imprese che devono ricorrere a nuove assunzioni ad utilizzare almeno il 25 per cento della manodopera locale.
“I nostri operai sono tutti del territorio – dichiara Silvano Capossela Presidente Ance Benevento – quel vincolo è stato inserito per tutelare l’occupazione locale nei confronti di imprese fuori provincia che si fossero aggiudicate lavori pubblici.
Le imprese extra provinciali – aggiunge – non sono nostre iscritte e non abbiamo alcun potere per effettuare controlli sulle stesse, è il direttore dei lavori che può e deve intervenire per le dovute verifiche, così come si evince dallo stesso protocollo.
E’ chiaro che in questo momento di crisi la tensione sociale si fa più alta e comprendo la disperazione di chi è rimasto senza lavoro. Credo che il Comune possa aiutare realmente lo sviluppo del settore edile, certamente l’incremento dell’IMU, deliberato dal Consiglio Comunale nella forma massima consentita dalla legge, non aiuta il settore dell’edilizia a riprendersi da questo momento di particolare difficoltà. Se le imprese soffrono è naturale che esplodano le tensioni sociali.
L’Ance, così come ha sempre fatto, – conclude Capossela – conferma la sua disponibilità ad un confronto con le parti coinvolte al fine di verificare, nei limiti del suo ruolo, tutte le possibili soluzioni a salvaguardia dei lavoratori”.