POLITICA
Al via il totoministri: in corsa anche la sannita Nunzia De Girolamo e il marito Francesco Boccia

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Dovrebbero essere 18 i ministri del prossimo governo Letta. Tra questi, in base alle prime indiscrezioni, potrebbe figurare anche il nome della deputata pidiellina sannita, Nunzia De Girolamo. La nuova regina del talk show politici, pochi giorni fa protagonista di un serrato botta e risposta al vetriolo con la giornalista Concita De Gregorio, e per le “malelingue” a 5 stelle emblema dell’inciucio Pd-Pdl (ricordiamo che la De Girolamo è sposata con Francesco Boccia, esponente del Partito Democratico), è in corsa insieme alle altre donne del Pdl, come Maria Stella Gelmini, Mara Carfagna, Anna Maria Bernini, per un ruolo di ministro.
Ma in base alle indiscrezioni delle agenzie di stampa anche il marito della deputata sannita, Francesco Boccia, potrebbe ambire a qualche ministero. Forse quello della Coesione Sociale, se non si opterà per la riconferma di Fabrizio Barca.
In base alle fonti dell’Ansa, le caselle per un esecutivo “di servizio” cominciano ad essere riempite: Angelino Alfano e Mario Maurosono in pole come vicepremier così come Silvio Berlusconi ha dato il via libera alla conferma della Cancellieri agli Interni mentre spunta il nome di Michele Vietti alla Giustizia. Nel Pdl, ad esempio, sembra che si sia aperta una guerra generazionale dei quarantenni contro la vecchia guardia. Renato Brunetta dovrebbe essere fuori mentre Renato Schifani, che ha chiarito di non essere interessato a fare il ministro, potrebbe spuntarla alla Difesa se non cadesse il veto del Pdl su Franco Frattini.
All’Economia sono in pole Fabrizio Saccomanni o Giuliano Amato, il cui nome era stato avanzato in un primo momento come potenziale premier. Alla Farnesina potrebbe ritornare Massimo D’Alema, anche se gira il nome del diplomatico Giampiero Massolo.
Enzo Moavero dovrebbe essere riconfermato alle politiche comunitarie così come Andrea Riccardialla cooperazione internazionale.
Per i ministeri del Lavoro sono in corsa personalità dell’area sinistra del Pd come Guglielmo Epifani e Stefano Fassina mentre un ruolo, forse da sottosegretario, dovrebbe avere Laura Puppato, che però su twitter nelle ultime ore dichiarava: “Fiducia a Letta? Dipende dai nomi. Ma la Gelmini no!”.
Ma l’ex ministro che cadde nel tunnel dei neutrini dovrebbe essere fuori dai giochi ministeriali. L’Istruzione potrebbe andare a Maria Laura Carrozza.
Erika Farese