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Pesco Sannita: il Consiglio comunale delibera contro le ricerche petrolifere

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Il consiglio comunale di Pesco Sannita in data 20 febbraio, su proposta del Sindaco Antonio Michele ha deliberato all’unanimità l’assoluta contrarietà alla richiesta del rilascio del permesso di ricerca per idrocarburi liquidi e gassosi denominato convenzionalmente “ Case Capozzi “.
Le motivazioni di tale decisione sono giustificate dalla volontà di voler preservare il territorio comunale dal punto di vista ambientale e tutelare l’economia della zona e la salute e benessere della collettività considerando anche che i nostri territori sono già stati fortemente martoriati con la localizzazione di varie discariche utilizzate per smaltire rifiuti provenienti da tutta la Regione.
“Le nostre comunità – scrivono – vogliono uno sviluppo economico ecosostenibile ed i settori sui quali è incentrata l’economia locale e le direttrici di sviluppo sono quelle legate all’agricoltura di qualità, all’artigianato tipico ed al turismo ambientale in particolare.
Da anni stiamo promuovendo una politica di valorizzazione del territorio con il recupero del borgo antico, con il recupero di elementi tipici dell’architettura locale, con la valorizzazione di borghi rurali e di antichi caseggiati, con la promozione di prodotti tipici locali, la tutela dei nostri corsi d’acqua e delle nostre sorgenti; abbiamo contribuito ad incentivare la nascita di attività economiche legate allo sviluppo turistico, ci stiamo caratterizzando come oasi del benessere socio – ambientale, e dopo tanto lavoro da parte di tutta la collettività non vogliamo rischiare di vedere tutto compromesso a causa del famelico opportunismo di qualche multinazionale ispirata solo a logiche di mero interesse economico”.
“La stessa Regione Campania – continua – ha impegnato negli anni consistenti risorse economiche proprio nella direzione di tutela e promozione del territorio dal punto di vista naturalistico e turistico, ha contribuito a migliorare l’ambiente e le produzioni imponendo notevoli restrizioni agli operatori economici imponendo pratiche culturali in agricoltura tese ad eliminare ogni minimo rischio di inquinamento legato all’uso di pesticidi, alla pratica di allevamenti nel rispetto dell’ambiente, alla pratica di culture biologiche, alla promozioni di fonti di energia rinnovabile, ecc., ed oggi rischia di andare in forte contraddizione con se stessa autorizzando l’eventuale ricerca di idrocarburi, vanificando in tal modo tutto quanto fatto finora”.
“Non dimentichiamo che queste nostre zone sono state valorizzate anche grazie all’opera e alla personalità di Padre Pio da Pietrelcina amato e venerato in ogni parte del mondo, e sarebbe veramente grave ed ignobile trasformare luoghi di culto e di preghiera in luoghi fonte di inquinamento”.
Tale problematica è ormai all’attenzione del Ministero dell’Ambiente e del competente Assessorato della Regione Campania, nonché degli altri Enti preposti al rilascio delle autorizzazioni, delle forze politiche e di tutte le istituzioni competenti, ma di fronte al grave rischio cui è esposto il nostro territorio è necessario essere uniti e lavorare tutti nella stessa direzione anche avvalendosi del notevole apporto di idee e di competenze dei componenti dei vari comitati nati a tale scopo e a cui va tutto il nostro sostegno.
“Per quanto ci riguarda, come amministrazione comunale di Pesco Sannita, nei limiti delle nostre possibilità e competenze, ci adopereremo in ogni sede per evitare che il nostro territorio sia oggetto di scempio ambientale, con la convinzione che non c’è prezzo che possa valere la qualità della nostra vita e il futuro delle nostre generazioni”.