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“Io x Benevento” risponde al Pd: “Come fate ad accettare il sostegno elettorale di persone indagate?”

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“Al di là dell’inconcludente esercizio demagogico che autorevoli rappresentanti del Partito del mattone, dell’appartenenza, degli affari, poiché di Democratico ci sia ben poco, ancora si accingono a prestare per compensare probabilmente l’attuale imbarazzo o l’inconsistenza derivata dalla loro pluriennale azione politica-amministrativa di governo della città e della provincia, durante la manifestazione che il Sindaco di Benevento ha organizzato, ieri pomeriggio, per sostenere i candidati del PD per le prossime elezioni politiche, siamo stati tirati in ballo e definiti sciacalli e falsi moralisti”.
Esordisce così in una nota l’associazione “Io x Benevento”, che nella mattinata di ieri aveva manifestato davanti a Palazzo mosti per chiedere le dimissioni del sindaco sannita Fausto Pepe.
“Evidentemente – aggiunge l’associazione – qualcuno si accorge tardi che nella nostra Città esistono anche persone libere che, al di fuori dei loro affari e del loro esercito militare, rivendicano una moralità lineare, orizzontale, rispetto a ciò che l’evidenza non può più sottacere”.
“Caro on. Umberto Del Basso De Caro, noi non riceviamo alcun contributo pubblico, alcuna sede gratuita, alcun incarico, e quindi, non era nostra intenzione riempire la piazza, non serve almeno per il momento, riteniamo che una umile delegazione possa tranquillamente trasmettere una mortificazione abbondantemente condivisa”.
“Daremo il nostro modesto contributo – proseguono nella nota – a coloro che intendono promuovere una petizione popolare mediante la raccolta di firme, al fine di poter richiedere un referendum. Piuttosto, ci viene spontaneo chiedere a Lei e agli altri candidati del Partito Democratico, “Veri Moralisti e rispettosi del codice etico”, come si può accettare il sostegno elettorale da persone, ancora iscritte nel vostro partito che sono agli arresti domiciliari o che sono state prima allontanate in maniera cautelativa dalla propria città, poi costrette a firmare in questura, a cui sono stati sequestrati dalla magistratura circa sei milioni di beni e che a proprio carico pendono altri otto avvisi di garanzia?”.
“Sareste Voi i veri moralisti? – si chiede in conclusione l’associazione “Io x Benevento” -. E quali sono i concreti risultati trasferiti sul nostro territorio da Lei che appunto sostiene di possedere una carta d’identità ingiallita per la lunga militanza nelle istituzioni o da coloro che, insieme a Lei, oggi si candidano al parlamento?”.