Salute
Ospedale “Rummo”: rinviata al 22 maggio la discussione del Consiglio di Stato sulla revoca del direttore Boccalone

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Il ricorso straordinario sulla nomina di Nicola Boccalone a direttore generale dell’ospedale “Rummo” di Benevento sarà discusso in via definitiva il prossimo 22 maggio. A deciderlo è stato il Consiglio di Stato – Sezione Seconda nell’Adunanza di Sezione dello scorso 23 gennaio.
Il provvedimento era stato avanzato da Gennaro Pezone, segretario della Comunità Montana del Taburno, che aveva chiesto l’annullamento previa sospensione del decreto di nomina, datato 3 ottobre 2011, da parte del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. Oggi, dunque, un passo avanti nella vicenda con un punto a favore dell’attuale direttore generale.
Nel parere interlocutorio pubblicato on line pochi minuti fa, infatti, si legge in particolare che “sia la Regione Campania che il manager Boccalone, nelle proprie memorie, hanno sollevato per la prima volta l’eccezione di inammissibilità del ricorso straordinario per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo”.
Nello specifico l’inammissibilità si presenterebbe “sul rilievo che il ricorso sarebbe, in via principale, diretto all’annullamento dell’inserimento di Boccalone nell’albo regionale degli aspiranti alla nomina di direttore generale di azienda sanitaria e azienda ospedaliera, da cui discenderebbero, solo in via derivata, i vizi di legittimità della successiva nomina, parimenti impugnata”.
Nelle memorie presentate al Consiglio di Stato, si richiama inoltre “l’orientamento della Suprema Corte di Cassazione e delle corti di merito che considerano la formazione dell’elenco una fase del tutto autonoma rispetto a quella, discrezionale, inerente la successiva nomina, rispetto alla quale la posizione dell’interessato all’inserimento nell’albo ha consistenza di diritto soggettivo, restando escluso in capo all’amministrazione regionale ogni potere discrezionale circa la valutazione dei titoli che, se posseduti, danno diritto all’inserimento”.
Il 22 maggio, dunque, la risoluzione definitiva della vicenda con la decisione del Consiglio di Stato.
Giam.Fel.