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Riordino del ciclo rifiuti. Franzè (Fp Cgil): “Dare garanzie di stabilità occupazionale ai lavoratori”

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“Nonostante le mobilitazioni con presidi a Roma, presso la regione e lo sciopero dell’ 11 dicembre scorso la regione Campania ed il Governo Nazionale hanno deciso di non dare ascolto ai migliaia di lavoratori dei consorzi di bacino che sono da mesi senza retribuzioni”. Esordisce così in una nota Giannaserena Franzè, segretario provinciale della Fp Cgil.
“Infatti, – si legge nella nota – la Giunta Regionale ha scelto di non adottare entro il 31.12.2012 la legge regionale di riordino del ciclo dei rifiuti in capo ai comuni mediante gli ATO, come prescritto dalla legge 135/2012, ma di chiedere al Governo di spostare tale termine.
Il Governo con apposito decreto legge n.1/2013 – continua la Franzè – ha unicamente rinviato di sei mesi tale scadenza e la regione avrà ancora tempo per procedere al varo del nuovo assetto del ciclo dei rifiuti in Campania. Purtroppo questo rinvio serve unicamente alla politica ed alle istituzioni inadempienti che continueranno a promettere soluzioni salvifiche ma non serve ai lavoratori che vedono rinviate le garanzie di stabilità occupazionale e la certezza della corresponsione delle retribuzioni.
I comuni che non hanno versato regolarmente le risorse dovute quale corrispettivo dei servizi ai consorzi ed alle società o che escono impunemente dai consorzi creando doppi costi all’erario continueranno a farlo nonostante siano responsabili di tale disastro finanziario che ha assunto dimensioni di centinaia di milioni di euro di debiti.
Le società provinciali – prosegue – continueranno a scaricarsi del vincolo di assunzione dei lavoratori dei consorzi di bacino mentre emettono bandi e attivano lavori interinali aggravando ulteriormente il debito. Questa cattiva amministrazione e queste disfunzioni nel ciclo dei rifiuti pesano duramente sui cittadini che continuano a pagano la TARSU più cara del paese.
Nel frattempo l’emergenza rifiuti persiste e si esportano rifiuti fuori regione e fuori paese con costi di centinaia di milioni che portano risorse e lavoro altrove mentre i nostri lavoratori vivono nella incertezza del futuro e da mesi senza stipendi per le loro famiglie. Diciamo ancora una volta basta! Non si può essere così irresponsabili non riordinando il ciclo in modo efficace e calpestando i sacrosanti diritti dei lavoratori. Bisogna che una volta per tutte lo comprenda il Presidente Caldoro e la sua Giunta e si faccia carico della ripresa del tavolo di confronto sulla legge regionale di riordino del ciclo dei rifiuti.
Non tra sei mesi: adesso e subito, in modo da dare finalmente e doverosamente certezze di prospettiva di lavoro e reddito ai lavoratori dei Consorzi di Bacino ed all’intero comparto dell’igiene ambientale campano. Solo in questo modo – conclude la sindacalista Franzè nella nota – si potrà scongiurare una drammatico conflitto sociale con pesanti ricadute sui servizi e scongiurare una nuova emergenza del ciclo dei rifiuti in questa regione”.