“Mani sulla città”, il sindaco Pepe interrogato un’ora e mezza. E alle richieste di dimissioni: “Ci sarà tempo anche per quelle”

ORE 13:13 –  E’ appena giunta in redazione una nota a firma del legale del sindaco Pepe, Sergio Rando. L’avvocato di fiducia spiega nel testo che “Fausto Pepe ha rigettato con puntualità i rilievi mossi ed ha risposto in maniera dettagliata a tutte le domande poste dal GIP. 

La difesa – continua la nota – ha anche prodotto una serie di allegati tecnici e atti amministrativi utili all’approfondimento delle questioni in esame. Inoltre, è stata depositata una memoria difensiva che ricostruisce in maniera circostanziata gli addebiti formulati e le criticità relative alle fonti di prova utilizzate”.

“L’esito dell’interrogatorio di garanzia, dunque, – prosegue il comunicato – viene ritenuto assolutamente positivo per le sue stesse modalità di svolgimento oltre che per i chiarimenti forniti che hanno riguardato l’attività amministrativa presa in esame”. 

All’esito del confronto, l’avvocato Rando ha avanzato richiesta di revoca della misura cautelare ritenendo assolutamente esaustive le delucidazioni offerte dal sindaco su tutte le contestazioni sollevate, ed ha richiesto in subordine l’attenuazione della misura stessa.

Su quest’ultima richiesta, è attesa la pronuncia del GIP già entro i prossimi cinque giorni.

Nei confronti dell’ordinanza di applicazione delle misure cautelari,  sin dalla scorsa settimana, – conclude la nota – è stata comunque avanzata richiesta di Riesame per la quale deve essere fissata l’udienza presso il Tribunale della Libertà.

ORE 11:35 – Si è concluso da pochi minuti l’interrogatorio del sindaco Fausto Pepe. Circa un’ora e trenta di deposizione davanti ai giudici per parlare in merito all’inchiesta “Mani sulla città” che ha portato a sedici misure cautelari, tra le quali anche il suo obbligo di dimora fuori città. Ai giornalisti presenti davanti al Palazzo di Giustizia, Pepe ha rilasciato pochissime battute. 

A chi gli chiedeva come si sentisse, il sindaco ha risposto con un sintetico “Bene”. Tra le domande rivolte, anche quella su cosa si sentisse di dire ai cittadini. “Per ora niente”, ha aggiunto Pepe. Infine, prima di salutare e andare via con il suo legale, ha anche risposto a chi gli chiedeva di possibili dimissioni. “Ci sarà tempo anche per quelle”, ha concluso il primo cittadino beneventano.

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C’è grande attesa a Benevento per la deposizione del sindaco Fausto Pepe in merito all’inchiesta della Procura “Mani sulla città” che ha portato all’obbligo di dimora fuori città per il primo cittadino, oltre all’arresto dell’ex presidente del consiglio comunale Luigi Boccalone e dell’ex consigliere Aldo Damiano.

Pepe si è presentato al Tribunale di via Raffaele De Caro intorno alle 8:45 di questa mattina, accompagnato dal suo legale Sergio Rando. Presenti sul posto anche il portavoce Antonio Orafo, il consigliere comunale Pd Mario Zoino e l’assessore alle Finanze del Comune di Benevento, Cosimo Lepore.

Secondo alcune indiscrezioni, l’interrogatorio sarebbe iniziato alle 9:55 in un’aula al IV piano del Palazzo di Giustizia. In una sala attigua, presente anche la moglie Silvia Ullo.

Nei giorni scorsi il primo cittadino aveva già presentato l’istanza per la revoca della sua misura cautelare al Tribunale del Riesame di Napoli, che entro quindici giorni dovrebbe pronunciarsi in merito alla questione. 

Secondo Antonio Orafo, portavoce del primo cittadino, Pepe non rilascerà alcuna dichiarazione alla stampa in quanto, una volta concluso l’interrogatorio al Tribunale, dovrà lasciare il territorio cittadino.

Prima del sindaco, è stato ascoltato dai giudici il dirigente comunale del settore Finanze, Andrea Lanzalone. Il funzionario ha concluso la sua deposizione intorno alle 9:50. 

In giornata dovrebbero concludersi tutti gli interrogatori in merito all’inchiesta: l’ultimo ad essere sentito dai magistrati sarà infatti il tecnico comunale Andrea Scocca.