POLITICA
Arresti a Palazzo Mosti. Il consigliere provinciale Ricciardi: “Le dimissioni degli indagati? Un atto per riportare serenità nella gestione politica”

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“Ho aspettato qualche giorno prima di esprimere il mio pensiero in merito alle vicende giudiziarie che stanno interessando amministratori, funzionari e tecnici del Comune di Benevento, oltre che imprenditori locali e del casertano, perchè ritengo che, rispetto ad episodi di tale gravità, sia preferibile essere in possesso di maggiori elementi di valutazione”.
Questo l’incipit della nota con cui il consigliere provinciale Luca Ricciardi intende commentare gli esiti dell’inchiesta denominata ‘Mani sulla città’.
“La situazione descritta a conclusione delle indagini è preoccupante e tale da suscitare un grido di dolore e moti di sdegno. Dagli atti emerge uno spaccato criminale amministrativo che nulla dovrebbe avere a che fare con l’attività amministrativa.
Il danno economico, poi, apportato alla Città ammonterebbe a svariati milioni di euro: risorse che, se non altro, avrebbero potuto essere utilizzate per alleviare il carico fiscale sui cittadini e fornire loro maggiori servizi e invece no… la funzione politica e la funzione amministrativa sono state asservite a scopi di mera utilità personale. Dunque questo sistema – evidenzia il consigliere provinciale -, che la Magistratura ha individuato al termine di una lunga e complessa attività d’indagine, non solo ha messo le mani sulla città, ma le ha messe anche in tasca ai cittadini, pertanto chiedere le dimissioni dei soggetti indagati non è un atto di sciacallaggio politico, ma un tentativo di riportare serenità nella gestione politica della Città, i cui amministratori devono essere liberi da ogni sospetto.
La situazione che ne viene fuori è preoccupante, non solo per la quantità e qualità dei soggetti coinvolti, ma anche perchè rappresenta un ulteriore indizio del malgoverno del PD, al Comune come alla Provincia: da una giunta sorretta da una maggioranza inconsistente alle società partecipate (cumuli di poltrone e di spesa pubblica messe insieme per accontentare con incarichi di sottogoverno che hanno resistito a dispetto di ogni azione riformatrice); il Piano di dimensionamento scolastico adottato dall’Ass.re Palmieri, calato dall’alto come un ‘monstrum’; i consistenti esborsi di denaro ed i conseguenti ritardi nella realizzazione per ciò che comporta il villaggio Bios, una viabilità provinciale che fa acqua da tutte le parti.
Ora che siamo in prossimità delle elezioni politiche, sono ripresi i giochi di potere, le promesse, le blandizie, che non hanno portato mai a nulla, se non all’asservimento dei cittadini verso i potenti ed i potentati di turno. E’ il momento – conclude Luca Ricciardi – di dire basta, di alzare la testa e di guardare lontano”.