Comune di Benevento
Da Palazzo Mosti l’appello: “Uniti per difendere Benevento capoluogo”
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Potrebbe essere questa la settimana decisiva per il decreto sul riordino delle province.
Mentre sta per riprendere al Senato la discussione sulla conversione in legge del provvedimento che vedrebbe accorpate Avellino e Benevento con la città sannita capoluogo, nell’aula consiliare di Palazzo Mosti si è aperto il dibattito.
Un consiglio comunale raramente così partecipato da consiglieri, assessori ma anche cittadini, sindacati e deputati scesi in campo a difesa del capoluogo. Perchè ora la battaglia si concentrerà proprio su questo punto. Il ragionamento che accomuna tutti è in sostanza: dopo la perdita dell’autonomia della provincia, il Sannio non può subire anche questo scippo.
Tutti in difesa di Benevento capoluogo dunque. Dai comitati di quartiere ai capigruppo in Consiglio. Bisogna mantenere alta l’attenzione per evitare colpi di mano è il monito del consigliere regionale, Del Basso De Caro. Gli fa eco il presidente della provincia, Cimitile che parla di una battaglia ancora lunga contro un “decreto infarcito di demagogia che ha solo portato – ha detto- allo strangolamento finanziario e allo svuotamento istituzionale degli enti”.
Bocciatura del provvedimento condivisa anche dall’ex presidente alla Rocca dei Rettori, attuale consigliere comunale, Carmine Nardone.
Se la partita si giocherà soprattutto in Senato ai due esponenti sanniti, Viespoli e Izzo, l’aula di Palazzo Mosti affida le speranze di veder salvato il capoluogo. “Vedremo cosa accade, saremo vigili ed attenti facendo il nostro dovere come abbiamo sempre fatto” – ha detto il senatore Pasquale Viespoli.
Al termine del dibattito, l’assise ha approvato all’unanimità il seguente ordine del giorno:
Il Consiglio comunale, riunitosi in seduta aperta, ascoltate le rappresentanze parlamentari regionali e nazionali, al termine di un’approfondita e partecipata discussione, recepite le istanze delle associazioni, delle organizzazioni sindacali di categoria e dei comitati di quartiere
PRESO ATTO
– che la legge di conversione n. 135 del decreto-legge del 6 luglio 2012 n. 95, prevede non più la soppressione delle Province bensì il riordino delle stesse
– che secondo il comma 1 dell’articolo 17, il riordino riguarda tutte le Province delle Regioni a statuto ordinario, indipendentemente dal superamento del limite demografico o territoriale
CONSIDERATO
– che il riordino può rappresentare una vera e propria occasione per il rilancio delle aree interne
– che il criterio individuato per la scelta del capoluogo non va interpretato come una scelta gerarchica tra città ma come elemento di concretizzazione di un maggiore equilibrio, ricerca di punti di compensazione e ruoli, segno di democrazia sostanziale
– che la Provincia più grande diventa ancora più grande ed esprime, in questo modo, la maggioranza territoriale e assume, altresì, la funzione di guida istituzionale
– che di contro, la Provincia più piccola, cede autonomia e sovranità ed entra nella nuova provincia come minoranza territoriale
– che l’individuazione del capoluogo diventa, in questo modo, una scelta di integrazione e non un motivo di divisione e contrapposizione e che con questo ragionamento si potrà decisamente mirare ad una strategia condivisa capace di raggiungere obiettivi comuni, di riavviare uno sviluppo necessario a far uscire dalla crisi le zone interne
RILEVATO CHE
– guerre di campanile, demagogiche e populiste, sono da considerarsi sterili e oggettivamente inutili
– se si diventa competitivi si dovranno, evidentemente, ristabilire anche equilibri di carattere regionale che evitino eccessiva attenzione solo nei confronti di Napoli e del suo hinterland
– sono allo studio nuove misure per garantire una revisione dell’amministrazione pubblica allo scopo di migliorare l’efficienza amministrativa
– la costituenda nuova Provincia Benevento-Avellino sarà qualificata come ente intermedio di “area vasta”
– il percorso prefigurato nel decreto-legge, immediatamente dopo la conversione in legge, sarà ultimato entro la fine dell’anno
IMPEGNA
– la deputazione nazionale, in particolare quella senatoriale, a presidiare i vari passaggi dell’iter di conversione in legge del decreto in questione, scongiurando imboscate e a difendere con forza il provvedimento che attribuisce lo status di capoluogo della nuova Provincia alla città di Benevento
– la deputazione regionale e nazionale a tutelare i servizi per il territorio e ad avviare un confronto su alcuni dei temi-chiave che dovranno essere affrontati a seguito del riordino delle Province, in particolare sulle funzioni degli enti e sul sistema elettorale oltre che nei rapporti con la regione”.