POLITICA
Dall’Antipolitica ai problemi di Benevento. Orlando (Tèl): “In Consiglio non si discute più”

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Riflessioni sull’attuale situazione politico-sociale giungono del consigliere comunale di minoranza, Nazzareno Orlando.
“Eccolo lì il risultato delle elezioni siciliane! Eccolo dato in pasto agli osservatori e agli analisti – si legge nella nota. In poche parole : astensionismo, protesta e fine della Seconda Repubblica! L’antipolitica, è bene ribadirlo, nasce dalla cattiva politica (e quando parlo di antipolitica mi riferisco al non voto).
Se le Cinque Stelle, infatti, illuminano il cielo della “trinacria” non possiamo che riflettere su chi ha favorito con scrupolosa perseveranza questa affermazione continuando a concepire l’impegno partitico come una mission personale dove l’importante era soddisfare esclusivamente le proprie ambizioni e al più quelle della propria “misera corte”.
Ora, però, si gira pagina – prosegue Orlando – e si va all’appuntamento nazionale. C’è qualcuno che seriamente sta pensando alla nostra Nazione sospesa tra debiti e confusione? Se c’è qualcuno batta un colpo e che sia forte altrimenti non sarà udito!
Troppi giovani senza sogni,troppi uomini e donne in difficoltà quotidiana,troppi cervelli al massacro,troppo spazio al Dio danaro e alle problematiche ad esso collegate. Chi rimetterà “la persona” al centro del potenziale riscatto del nostro Paese? Forse è’ ora di chiarire che a volte anche i moderati si “incazzano”!
Lo fanno in modo diverso, senza urlare, senza alterarsi… ma lo fanno! Oggi gran parte dei cosiddetti moderati, credetemi, sono “incazzati”. Si ritrovano senza una casa e con i valori traditi,senza chi li rappresenti e con le tasche semivuote.Ciò porta all’astensione e/o al voto contro tutto e tutti.
Questa insicurezza mista ad indignazione si ribalta, ovviamente, anche sul “locale”. In città (come in Consiglio) non si discute più ! Non ci sono vere occasioni di confronto. C’è solo il tentativo di cercare le “pezze” necessarie per non fare affondare il barcone.
Il Sindaco l’ha compreso e, con un gesto imprevisto, si è messo a bacchettare la sua maggioranza e ha anche aderito alla mia proposta di esaminare pubblicamente quel che avviene nel Palazzo, visitato ormai quasi quotidianamente da rappresentanti di varie forze dell’ordine ed istituzioni!
Penso sia, onestamente, arrivato il momento dell’autocoscienza e della responsabilità – conclude la nota. Penso sia arrivato il momento dei doveri e delle scelte che sappiano rompere gli schemi per puntare al concreto.
Le città, la nostra città, hanno bisogno di decisioni certe e di efficienza, di programmi intelligenti e di classi dirigenti all’altezza del compito. Ancora una volta il futuro potrebbe dipendere da noi cittadini, sempreché si abbia il coraggio di uscire allo scoperto e abbandonare inutili alibi!
Non sappiamo se cambieranno la legge elettorale, non sappiamo se tenteranno ancora una volta di scipparci la libertà di decidere….sappiamo però che ormai solo nelle realtà territoriali esiste la possibilità della scelta. Utilizziamola bene… cominciando da subito a riflettere per poi scegliere consapevolmente!”