Comune di Benevento
Città Spettacolo, il bilancio di Baffi e Del Vecchio: “L’edizione sta dando molte soddisfazioni”

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“L’edizione in corso, seppure nata tra molte difficoltà, in alcuni casi comuni al mondo della cultura e dello spettacolo in questo momento storico, in altri particolarmente complessi proprio per il Festival, sta in realtà dando molte soddisfazioni. Ciò grazie a una programmazione di spettacoli di indubbia qualità, già riconosciuta nelle prime giornate dalla Critica”. A dichiararlo sono l’assessore comunale alla Cultura e il direttore artistico di Benevento Città Spettacolo Giulio Baffi, che tracciano un primo bilancio della manifestazione.
Secondo Del Vecchio e Baffi, l’evento culturale ha “qualità artistica, che si rileva nei vari aspetti: professionalità degli artisti, impatto teatrale, tecnica, scenografia, contenuti, costumi, allestimenti. E grazie al fascino e all’accoglienza dei luoghi che da sempre ospitano il Festival. Teatro Romano, Teatro Comunale, Arco del Sacramento, Palazzo Paolo V, Mulino Pacifico. E questa volta i ‘Morticelli’ ovvero i Ruderi della Chiesa di San Lupo dove si svolge ‘Raccontami Benevento’, luogo attorno al quale sta nascendo un progetto di recupero ambientale e coinvolgimento della cittadinanza che va ‘oltre’ il momento del festival”.
“Lo Staff ormai consolidato – aggiungono – è un gruppo affiatato, risultato di non facile raggiungimento. La Stampa locale e nazionale che segue il festival con assiduità passione e puntualità . E poi c’è il Pubblico, colui che più di tutto e tutti stabilisce se la strada intrapresa è quella ‘giusta’. Sia i Beneventani primi che i turisti appositamente arrivati in città – aggiungono – lo confermano: tutto esaurito per L’Elisir d’Amore, sala piena per la Prima e la seconda serata del Ferdinando di Arturo Cirillo, grande accoglienza per M.K. Mortal Kabaret. L’Anima buona di Lucignolo nella splendida scenografia dell’Arco del Sacramento ha riscosso applausi soddisfatti e felici. Il Concerto all’Alba ha suscitato emozioni nei numerosi spettatori giunti in orario improbabile per ascoltare i Violoncelli sulla Terrazza del Convitto. Giulio Cesare di Notte – concludono – ha decretato un pubblico entusiasta e un seguito che richiederebbe ben più delle 6 repliche previste”.