Valle Caudina
Successo di visitatori per “Riscopriamo il Borgo”

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Tremila spettatori da tutta il Sannio e da svariati luoghi della Campania in due giorni di arte, cultura, gastronomia e spettacolo, ben oltre le aspettative e con un sostanzioso aumento rispetto alla prima edizione. Sono questi i numeri della seconda edizione di “Riscopriamo il Borgo”, che riempiono di orgoglio gli organizzatori, Pro Loco di Airola e l’associazione “Gli Amici del Borgo”.
“Abbiamo centrato di nuovo l’obiettivo di porre al centro dell’attenzione le ricchezze storico-artistiche, ma anche enogastronomiche, della nostra terra”, dichiara Giacomo Rivetti, presidente della Pro Loco di Airola. “Auspichiamo un’ulteriore crescita di questa manifestazione, nell’ottica di portare sempre più persone ad Airola, alimentandone la curiosità con il recupero di affascinanti riti popolari, come il ciuccio di fuoco, e preziose memorie di indubbio valore culturale”.
Grande soddisfazione anche per Bartolomeo Laudando, artista, tra gli ideatori della kermesse: “La gioia più grande è rappresentata dal coinvolgimento massiccio della comunità del Borgo, che ha consapevolmente lavorato, anche duramente, per la valorizzazione delle proprie zone, ammirate da visitatori provenienti da diverse zone della Campania”.
Particolarmente apprezzato il recupero dell’antico rito rurale, propiziatorio e apotropaico, del “Ciuccio di fuoco”: un’enorme scultura, realizzata proprio da Bartolomeo Laudando, rappresentante un somaro, simbolo di fertilità e ricchezza, è stata circondata da fuochi pirotecnici, esplosi alla conclusione della manifestazione, in mezzo a diverse centinaia di cittadini festanti. Il rito era anticamente inserito nei festeggiamenti di San Lorenzo al Borgo, il cui epicentro era l’omonima chiesa al centro di piazza Borgo, riaperta, dopo 60 anni, nel 2011 nel corso della prima edizione di “Riscopriamo il Borgo”.
Oltre alla Chiesa, altre location storiche, spesso sconosciute agli stessi airolani, sono state valorizzate e occupate da decine di eventi. La splendida Calata Sant’Agnello, i Giardini sopra Porta Nova, oltre ai vicoli e agli spiazzi di Piazza Tribunali e piazza Borgo, hanno offerto scenari suggestivi, tra natura, storia e arte.
Nel corso della due giorni, la proposta gastronomica della cipolla (nella triplice variante di zuppa, frittata e frittella) è stata, inoltre, l’occasione per stimolare tra i coltivatori e le istituzioni un nuovo dialogo sull’opportunità di creare una filiera del prodotto airolano per eccellenza. Elemento centrale della cucina mediterannea, apprezzata dai medici per le proprietà nutritive e l’apporto di vitamine e sali minerali, la cipolla, in un momento di crisi per l’agricoltura sannita, può rappresentare un sostanzioso veicolo di sviluppo. Attorno a un prodotto che ad Airola si coltiva da decenni, è possibile strutturare, con appositi studi di marketing agroalimentare e territoriale, un’offerta gastronmica ad hoc, nel contesto di un circuito turistico, già forte delle numerose ricchezze storico-artistiche del paesaggio airolano.
Le foto della due giorni, realizzate dal fotografo e membro del direttivo della Pro Loco di Airola, Nando Mango, saranno a breve visibili sul sito istituzionale prolocoairola.it.