Sindacati
Soppressione treni, la Cisl chiama alla mobilitazione tutta la deputazione sannita

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La Cisl del Sannio censura fortemente le determinazione della Regione Campania in termini di riprogrammazione del servizio di trasporto pubblico ferroviario. Infatti, – si legge nella nota del sindacato – con tale atto della Giunta Regionale, si è inciso fortemente sul sistema della mobilità sannita.
Praticamente oltre la mannaia che impietosamente ha tagliato i collegamenti ferroviari con il capoluogo regionale nei giorni festivi e domenicali, si è aggiunto il taglio inspiegabile dei collegamenti di Benevento con Avellino e Salerno.
Lo sciopero già indetto dalla federazioni Cgil – Cisl e Uil del settore trasporti per il 21 Settembre, è una prima forte risposta del sindacato confederale a tutela del territorio, dei cittadini-utenti, dei lavoratori di tutte le comunità sannite. Certamente la Cisl del Sannio, in un prossimo incontro col Presidente Cimitile già in agenda, – continua il comunicato sindacale – porrà la necessità di una forte azione di contrasto a questo taglio che isola ancor più il Sannio, ma anche l’Irpinia, dalla zona costiera, con gravi difficoltà anche e soprattutto per i pendolari e gli studenti delle Università del Sannio e di Salerno.
Allo stesso modo la Cisl del Sannio chiede ai tre consiglieri regionali, espressi dal territorio, di intervenire con forza e tempestività al fine di rivedere una decisione politica di via Santa Lucia, che specie in questi tempi di crisi recessiva, appare insopportabile. “Atteso che presso la Provincia è riunito un tavolo, cosiddetto istituzionale – dichiara Attilio Petrillo – chiederemo al Presidente Cimitile di mobilitarsi unitamente a tutta la deputazione nazionale e regionale in difesa delle ragioni del Sannio, considerato che su queste vertenze vi è il vero e forte interesse delle popolazioni.
La Cisl del Sannio evidenzia ancor più come sia impossibile parlare di – accorpamenti provinciali Bn-Av – e nel contempo non realizzare un adeguato sistema di mobilità all’interno anche della futura probabile provincia dell’area interna”.