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Dopo la decisione del Tar, la Federcaccia Benevento attacca la Regione Campania: “Incapace di difendere gli atti prodotti”

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Dura nota della Federcaccia di Benevento dopo la decisione del Tar che accogliendo l’istanza del Wwf ha concesso la sospensione della pre-apertura dell’attività venatoria fino al 12 di settembre, data fissata per la discussione nel merito.
Il disappunto dell’associazione è rivolto in particolare alla Regione Campania: “leciti sospetti emergono – sottolinea la Federcaccia – se si considera che l’ente di Palazzo Santa Lucia ogni anno emana il Calendario Venatorio ignorando alcuni dettagli burocratici che sistematicamente diventono appigli per ricorrere al TAR il quale, con la velocità della più perfetta giustizia sociale, emana il decreto di sospensione cautelare.
Il mondo venatorio campano è quasi esasperato – tuona l’associazione – perché mentre da un lato si cerca di trarre il massimo profitto finanziario aumentando senza ragione le tasse (vedi l’ultima imposizione regionale per l’attività venatoria alla selvaggina migratoria) dall’altra le Istituzioni non riescono a garantire la certezza dei propri diritti agli oltre quarantacinquemila cittadini/cacciatori Campani.
Adesso è arrivato il momento di dire basta a questi soprusi. Non possiamo più consentire che la categoria dei Cittadini/Cacciatori venga spremuta con pagamenti di tasse nazionali regionali e provinciali; che parte di questi proventi vengano utilizzati non solo per il mantenimento per il patrimonio ambientale e faunistico ma addirittura servano per pagare gettoni di presenza a vari ambientalisti dichiaratamente anti-caccia.
Noi vogliamo esercitare l’attività venatoria nel rispetto delle leggi comunitarie, nazionali e regionali e pretendiamo la garanzia della certezza dei nostri sacrosanti diritti.
Siamo stanchi della gestione di questa Regione che non riesce a garantire e difendere nemmeno gli atti da essa stessa prodotti. Aspettiamo una risposta – conclude l’associazione – degna e immediata da parte degli Uffici Regionali e soprattutto un trattamento pari a tutti i Cittadini indipendentemente dalla categoria di appartenenza”.