POLITICA
L’API insiste sulla revoca di Aversano e risponde: “Non saremo preoccupati per il vuoto di idee e progetti che lascerà”

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Continua il botta e risposta a distanza tra l’assessore comunale Marcello Aversano e il direttivo provinciale Api. “La reazione “a caldo” sulle puerili e fanciullesche affermazioni dell’assessore Aversano (rese ancora più anacronistiche dal particolare momento di crisi economica con le famiglie e le aziende sul fallimento) – si legge nel comunicato – sarebbe stata quella di lasciar perdere qualsivoglia ulteriore replica.
Ciò non certamente per mancanza di argomentazioni ma per una questione di dignità e decoro per la politica e per le istituzioni che rappresentiamo. Poi, riflettendo proprio su questo aspetto, e sul fatto che tutti noi, a cominciare dai partiti politici, abbiamo il dovere di rapportarsi, con serietà e rigore e non con le battute fuori luogo, per riaffermare il ruolo con rispetto per il nostro territorio, dobbiamo fare qualche considerazione oggettiva, senza cadere nella polemica”.
Sono quattro i punti che l’Api mette in evidenza per rispondere alle parole dell’ex Aversano:
1) Se il progetto politico a cui fa riferimento anche nel documento di autosospensione Aversano è quello del Terzo Polo, a maggior ragione oggi che l’API concorre come sempre ha fatto in tutte le competizioni elettorali in questa provincia al rafforzamento della coalizione di centro-sinistra, il suo ruolo non è in sintonia con l’attuale governo della città e si deve dimettere;
2) Ricordiamo all’assessore che l’API ha conseguito alle ultime elezioni regionali la prima percentuale d’Italia pari a quasi il 7% e che i voti di preferenza dei candidati sono stati pari a 9.000 voti, a cominciare dal leader del partito Gianvito Bello che ha riportato oltre 7.000 voti di preferenza risultando il più votato in Campania e, solo per un’iniqua ed incostituzionale legge elettorale regionale, a Benevento l’API non ha eletto un proprio rappresentante; e tale appuntamento elettorale è solo l’ultimo in ordine di tempo di un percorso trentennale di continui confronti di successo con l’elettorato;
3) I dati elettorali vanno valutati in modo oggettivo e fino a prova contraria l’API a Benevento ha conseguito l’8% dei voti risultando determinante per la vittoria del centro-sinistra sin dal primo turno. Tra quattro anni alle prossime elezioni comunali, ci sarà un’ulteriore riprova e solo allora potranno essere verificate le soggettive e pretestuose affermazioni di Aversano;
4) I voti di Aversano (famiglia Aversano), pari a circa 500 non sarebbero stati sufficienti, senza una lista e un partito, a conseguire neanche un seggio elettorale.
“Ci fermiamo qua anche noi per evitare polemiche, – continua con una stoccata la nota – ma è d’obbligo un’ulteriore considerazione. Sicuramente Aversano è stato scelto dal Sindaco per le sue spiccate e note capacità soprattutto nel campo della pianificazione urbana e territoriale e non per un’indicazione politica di partito!…..ma senza alcun dubbio possiamo affermare che non siamo preoccupati per il vuoto che l’assessore Aversano lascerà per le idee, la programmazione e la progettualità espressa nell’API ed in questo anno di assessore all’urbanistica!”
Infine – conclude il comunicato – Alleanza per l’Italia ribadisce che non consentirà ingerenze di alcun tipo da parte di altre forze politiche, a maggior ragione se facenti parte della stessa coalizione, e vigilerà con attenzione quotidiana su tutti gli aspetti politici e non della vicenda (che potrebbero aver indotto nelle scelte) e ribadisce con assoluta fermezza, perdurando l’autosospensione dal partito, la richiesta di revoca immediata. A tal proposito abbiamo incontrato il Sindaco a cui abbiamo formalizzato tale richiesta immediata di revoca.