Sindacati
Comune di Casalduni. Uil Fpl: “Trovare a stretto giro rapidi ed efficaci correttivi per i dipendenti”

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Continua la situazione di estremo disagio per i dipendenti del Comune di Casalduni. I lavoratori dell’Ente sannita non percepiscono le spettanze dallo scorso febbraio 2012. La Uil Fpl chiede al primo cittadino, Raimondo Mazzarelli, al segretario Comunale, Nadia Greco e al revisore del Conto, Achille Angrisani, di “trovare, a stretto giro, rapidi ed efficaci correttivi a questa indecente situazione”, altrimenti il sindacato si vedrà costretto ad adire le vie legali dinanzi alla magistratura del Lavoro.
“Le organizzazioni sindacali – spiega il segretario della categoria Antonio Pagliuca – lo scorso 11 giugno, dinanzi al capo di gabinetto della Prefettura, Floriana Maturi, avevano chiesto che prima dell’approvazione del conto consuntivo 2011 e del bilancio di previsione del 2012 fosse stilata la dichiarazione dei debiti fuori bilancio, che a quanto appreso risulterebbero pari ad oltre un milione d’euro. A tale fine abbiamo chiesto ai responsabili della Prefettura che i dirigenti, il Revisore del conto, segretario comunale e l’intero consiglio comunale venissero responsabilizzati.
Il sindaco ha invece opposto un netto diniego – aggiunge il segretario generale Uil Fioravante Bosco – affermando che non spetterebbe ai sindacati entrare nei meccanismi di formazione del conto consuntivo e del bilancio comunale la cui competenza e le connesse responsabilità rientrerebbero nelle esclusive attribuzioni degli organi comunali.
Noi riteniamo, invece, che i rappresentanti della forze sociali debbano vigilare sulla liceità e la trasparenza di tutti gli atti amministrativi posti in essere dalle amministrazioni pubbliche”. E conclude Bosco: “I lavoratori non sono numeri, ma uomini in carne e ossa con la loro dignità di cittadini. Per questo chiediamo al sindaco Mazzarelli di agire tempestivamente senza celarsi dietro a risposte di comodo. Il credito vantato nei confronti della Samte non ha nulla a che vedere con la regolarità delle spettanze da erogare ai lavoratori”.