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Tagli alle auto blu in Regione Campania. Gli autisti contro

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Il presidente del S.I.A.R (Sindacato Italiano Autisti di Rappresentanza), il sannita Ernesto Gentilcore, in merito a quanto sta accadendo nelle ultime settimane presso il Consiglio Regionale della Campania sulla vicenda dei tagli alle auto-blu, così asserisce: “E alla fine la montagna partorì il topolino. Tre consiglieri regionali hanno presentato una delibera in consiglio per “deautobluizzare” la Regione Campania. Che dire? Se per i nostri governanti locali queste sono le priorità della Regione Campania, allora siamo rovinati! Noi viviamo in una regione che registra numerosi problemi: detiene uno dei tassi di disoccupazione più alti d’Italia; le piccole e medie imprese chiudono una dopo l’altra; il disagio sociale aumenta sempre di più sforando spesso anche in tragedia; la sanità è al collasso; persiste il problema rifiuti che si trascina ormai da diverse legislature; i trasporti sono al tracollo; la scuola che dovrebbe formare i professionisti di domani si districa fra mille difficoltà ecc…E loro che fanno? Tolgono le auto blu!
Questa forma di antipolitica diffusa da chi effettivamente non ha nulla di serio a cui pensare, infastidisce e fa arrabbiare chi, tutti i giorni, deve vedere come portare avanti una famiglia dopo che, per anni, i nostri “benemeriti” politici campani hanno portato allo sfascio il sistema produttivo locale. Ora ci chiediamo: i nostri consiglieri regionali campani, sono in grado di risolvere uno di questi problemi? Anche perché, se non lo sapessero, la Regione Campania ha già provveduto ad adeguarsi alla legge Brunetta per quanto riguarda la riduzione delle auto di rappresentanza. La stessa Regione inoltre, ha competenze amministrative per tutto il territorio delle cinque province e, quindi, la mobilità é richiesta per ovvi motivi istituzionali.
Infine, resta un ultimo risvolto che vorrei precisare; questa forma di attacco diretto gli autisti che, in tutti i modi, sono dipendenti di un ente, ci offende perché noi svolgiamo il nostro lavoro come tutti gli altri dipendenti e, a causa di oscenità come queste, spesso veniamo additati come la forma più evidente dello spreco nelle pubbliche amministrazioni. Gli sprechi invece, sono altrove; si annidano nella cattiva gestione della cosa pubblica, quella che arreca danno reale al cittadino che poi paga di tasca propria e non solo di vile moneta! Non mi resta che augurare alla Regione Campania di avere amministratori più responsabili ma, soprattutto, più sensibili alle vere necessità dei suoi abitanti, lasciando da parte annunci demagogici e illusori. Questi servono solo ad alimentare delusione e allontanamento dalla politica dei cittadini”.