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Valle Caudina

30 studenti dell’Università Marconi di Roma a Sant’Agata dè Goti

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30 Corsisti dell’Università “Guglielmo Marconi” di Roma, provenienti da tutta Italia, stanno partecipando a Lezioni “sul campo” in Progettazione e Laboratorio territoriale che si svolgono nella splendida Sant’Agata de’ Goti.

 

L’iniziativa, con il patrocino dell’assessorato all’Ambiente della Provincia di Benevento, dell’Amministrazione locale e della Pro-Loco, è del prof. Carmelo Filice che preferisce il confronto tra teoria e prassi e, per arricchire di contenuti le sue lezioni del Corso di Progettazione e laboratorio di progettazione, porta corsisti e laureandi sul territorio per verificare “sul campo” il da farsi.

 

Questa volta la scelta del docente, di quella che è la prima Università “aperta” (“Open University”), riconosciuta dal MIUR con D.M. 1 marzo 2004, è stata “Saticula”, la cittadina sannita insignita della “Bandiera arancione” dal Touring Club Italiano.

 

La scelta del prof. Filice è stata motivata sia dalle straordinarie bellezze monumentali ed artistiche di Sant’Agata de’ Goti, peraltro ricche di suggestioni per la presenza storica di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, sia dal contesto territoriale e paesaggistico in cui la cittadina è inserita, e cioè il Parco Regionale del Taburno-Camposauro.

 

Notevoli infatti sono i motivi di interesse e di studio per questo angolo del Mezzogiorno. Se a Sant’Agata dei Goti fu trovato il “Vaso di Asteas”, definito la più bella produzione al mondo del vasellame della Grecia classica, non possono certamente essere dimenticati le altre ricchezze del territorio circostante, che richiedono il massimo dell’attenzione da parte dell’architetto impegnato nella pianificazione: le emergenze archeologiche di epoca romana, i borghi di origine medievale, le strutture del Settecento come l’Acquedotto Carolino (Patrimonio Unesco), le chiese e i monumenti, oltre alla presenza della Faggeta Borbonica e un habitat naturale di notevole interesse caratterizzato da area SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona di Protezione Speciale), che offrono spunti significativi e stimolanti di progettazione. Al Corso partecipano anche docenti dell’Università “la Sapienza” di Roma.

 

Un’esperienza di notevole spessore per i Corsisti, ma anche un momento di valorizzazione del territorio.

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