POLITICA
Un Senato Costituente: la proposta di legge di Coesione Nazionale e FareItalia

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Attribuzione al Senato delle funzioni di Assemblea Costituente, riduzione del numero dei parlamentari e modifica dell’elettorato attivo e passivo della Camera dei deputati e del Senato.
Sono questi i punti principali della proposta di legge costituzionale sul Senato Costituente presentata sia alla Camera dai deputati di “Fare Italia per la Costituente popolare” Adolfo Urso, Antonio Buonfiglio, Giuseppe Scalia e Andrea Ronchi sia al Senato dai senatori di “Coesione Nazionale” Pasquale Viespoli (capogruppo), Maurizio Saia e Giuseppe Menardi.
Un testo che sarà subito trasformato in un emendamento che verrà presentato al testo già depositato in commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama.
L’iniziativa vuole proporre una via subordinata sulla base del testo presentato dai costituzionalisti della maggioranza, e legare il processo di revisione costituzionale alla vita del prossimo Parlamento. Indicando, scrivono i proponenti, “modalità e tempi certi per completare in modo organico la riforma della Costituzione di cui si discute da almeno trent’anni”.
Più nel dettaglio la proposta di Senato Costituente condivide con il testo degli “sherpa” dei partiti di maggioranza, la riduzione del numero dei parlamentari e l’allargamento della base elettorale ai più giovani, ma in più propone la possibilità di estendere il voto ai diciottenni anche per il Senato.
Il Senato Costituente sarebbe eletto nel 2013 per restare in carica, ‘con modalità e tempi prescritti’, sino al 2015 “consentendo quindi che, ove si scegliesse l’ipotesi molto concreta del Senato delle autonomie, si possa poi svolgere l’elezione del nuovo Senato insieme alle elezioni regionali previste per quell’anno”.