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Masiello: ‘I fondi comunitari sono bloccati e le imprese agricole muoiono’

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Sono almeno 40mila i crediti inevasi dello Stato nei confronti degli agricoltori che con un blitz sono giunti a Roma dalle diverse regioni d’Italia in circa un migliaio per chiedere conto dei mancati pagamenti che stanno facendo chiudere le aziende.
Francesco Cesare, della provincia di Benevento, attende 6.000 euro dal 2008; ad Agostinelli Salvatore mancano 5.000 euro dal 2007; a Gagliardi Egidio non ne sono stati versati 4.000, mentre Saverio Ciarmoli ne deve avere 3.000.
Sono solo alcuni dei circa 1000 casi di imprese agricole campane che, denuncia Coldiretti, stanno aspettando, anche da anni, il pagamento dei fondi comunitari da parte dello Stato italiano, bloccati da malaburocrazia, anomalie inspiegabili, errori del sistema. Proprio per far valere le proprie ragioni gli agricoltori campani della Coldiretti hanno manifestato a Roma, davanti all’Agea, che è l’Ente pagatore dello Stato.
“Un problema grave per le nostre imprese, soprattutto in un momento in cui è drammaticamente urgente il problema della liquidità, per affrontare la crisi e far ripartire le aziende danneggiate dal maltempo, che nella nostra regione è costato dieci milioni di euro al settore – spiega il presidente di Coldiretti Campania, Gennarino Masiello che ha preso parte alla protesta nella Capitale -. Lo Stato è puntualissimo quando si tratta di esigere i pagamenti dovuti ma non applica lo stesso metro quando è lui a dover pagare, peraltro con finanziamenti che vengono dall’Ue. L’obiettivo è fare in modo che tutti i problemi vengano risolti in tempi brevi, ma resta un assurdo che per far valere i propri diritti si sia costretti a venire a manifestare a Roma”. Alcuni degli agricoltori presenti sono riusciti a salire negli uffici per cercare di sbloccare la propria situazione e, in qualche caso, l’esito è stato anche positivo. Anzi, qualcuno, dopo aver atteso per anni, si è visto paradossalmente risolvere il problema in pochi secondi. “Ci aspettiamo che il reinsediato presidente dell’Agea Dario Fruscio che aveva avviato un processo di efficienza e di trasparenza possa riprendere con determinazione quel percorso per risolvere i casi del passato – ha affermato nel corso della manifestazione il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini – ma anche per migliorare la futura gestione dell’Agenzia, nell’interesse dell’agricoltura italiana”.