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Doppia quota di iscrizione per i cacciatori: le critiche del Il Presidente Provinciale ANUU

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Per l’ennesima volta ulteriore grande schiaffo morale agli esercenti il diritto al prelievo venatorio in Campania.
Non solo sempre più ristretto territorio ma ancora sempre più tasse per chi vuole esercitare la passione dell’attività venatoria nella terra campana. Infatti con l’approvazione dell’art.34 collegato alla pubblicazione della legge finanziaria n. 1 del 2012,si è gravati ulteriormente i cacciatori di un doppio pagamento della quota ATC.
Un emendamento infatti ha inserito nella Legge Finanziaria Regionale una modifica alla legislazione venatoria regionale sugli Ambiti Territoriali di Caccia nella parte in cui varia il sistema di iscrizione negli Ambiti Territoriali di Caccia solo per la residenza venatoria la quale dovrà per forza coincidere con la residenza anagrafica e consentirà solo trenta giornate di caccia alla migratoria previo pagamento di una ulteriore quota e prenotazione.
E’ una manovra che penalizza i cacciatori campani che si vedono costretti a pagare una doppia quota di iscrizione, una per esercitare la caccia alla selvaggina stanziale nella propria provincia ed una ulteriore quota equivalente alla stessa, indispensabile per l’esercizio del prelievo venatorio alla fauna migratoria in tutta la regione per sole trenta giornate e con prenotazione, per la quale i cacciatori già pagano la tassa regionale.
Il tutto si è verificato nel mentre la Commissione Agricoltura Regionale si sta impegnando ad apportare importanti variazioni alla Legge Regionale 8/96 dando maggiore partecipazione al processo amministrativo degli ambiti territoriali di caccia, sinora appannaggio di pochissimi eletti.