CRONACA
Guardia di Finanza, continua la lotta al lavoro nero

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Continua sempre più intensa la lotta delle fiamme gialle al sommerso di lavoro.
"Nell’ultimo mese – si legge in una nota – sono state sottoposte a controllo dieci aziende in sette delle quali sono state rilevate situazioni di irregolarità con la scoperta di una ventina di lavoratori in nero ed irregolari.
La vicenda più clamorosa risale all’ultimo fine settimana, allorquando i militari della Tenenza di Montesarchio hanno eseguito un accesso presso un frantoio oleario ubicato nel comune di Campoli del Monte Taburno.
Alla vista dei militari alcuni dipendenti si sono dati a precipitosa fuga mentre altri venivano fermati ed identificati. Tutti prestavano la loro opera – in alcuni casi anche come secondo lavoro – completamente in nero.
Nel corso delle operazioni è stata rinvenuta copiosa documentazione contabile ed extracontabile sulla base della quale sono stati identificati i lavoratori che si erano dati alla fuga. Un sommario esame dei documenti acquisiti fa verosimilmente ritenere che l’opificio fosse in fiorente attività già da diverso tempo senza aver mai assunto alcuna persona.
Clamorosa la mancanza di ogni norma e misura di sicurezza dei dipendenti intenti a lavorare in totale evasione e sprezzo delle norme fiscali, contributive e previdenziali. Gli accertamenti condotti nell’immediatezza dell’accesso infatti consentivano di rilevare la totale assenza delle comunicazioni preventive, delle annotazioni nella documentazione contributiva obbligatoria e la conseguente assenza di copertura assicurativa e previdenziale.
La prima fase dell’attività ispettiva si è conclusa con la segnalazione alla Direzione Provinciale del Lavoro di Benevento dell’impresa e di 6 lavoratori in nero con la conseguente applicazione della prevista sanzione amministrativa che ammonterebbe, secondo i primi calcoli, ad oltre ventimila euro.
È stata quindi disposta la sospensione dell’ attività imprenditoriale che non potrà riprendere se non previa regolarizzazione di tutti i dipendenti".